Climax – Scheda Film


Titolo: Climax

Anno: 2018

Regia: Gaspar Noé

Paese: Francia


Trama: Nel 1996, un gruppo di giovani ballerini di street dance si riuniscono per tre giorni di prove in un collegio in disuso nel cuore di una foresta, preparano la loro ultima esibizione in comune e si regalano un’ultima serata di festa all’insegna della sangria. Ben presto, l’atmosfera della serata diventa elettrica e una strana follia prende piede: a tutti sembra ovvio che qualcuno li ha drogati ma non sanno chi o perché. Resistere a nevrosi e psicosi diventerà impossibile. Mentre alcuni si sentiranno in paradiso, molti di loro vivranno l’inferno.

 


Recensione: Il cinema di Gaspar Noé si riconferma un’esperienza visiva unica, il suo tanto atteso ritorno non ha deluso le aspettative e ci riporta nel mondo delle sostanze psichedeliche come solo lui riesce a fare.
Siamo negli anni ’90 ed una compagnia di ballo si riunisce in un edificio abbandonato per esercitarsi e divertirsi. Il titolo parla chiaro, è un climax ascendente vero e proprio, tutto scorre per il verso giusto finchè iniziano uno alla volta a star male e l’atmosfera diventa sempre più ansiogena. Il motivo viene scoperto poco dopo, nel buffet accanto alla pista da ballo improvvisata viene messa dell’LSD nella sangria, creando panico, morte e distruzione tra i ballerini.

Gaspar Noé è un provocatore, un regista dal quale non sai mai cosa aspettarti di preciso, ma sai che riuscirà ad incantarti ed inorridirti. Cercando di fare paragoni con la sua filmografia possiamo dire che ha delle scene estreme riconducibili a Seul Contre Tous e Irreversible, che restano il suo apice cinematografico, ed Enter the Void come uso della videocamera e tematica, dunque si piazza nel mezzo. Per quanto riguarda il cinema in generale è una fusione tra Salò di Pasolini e Step Up, un connubio folle e che funziona.

Credo che lo scopo di questa pellicola sia quella di disorientare, partendo dai titoli di coda che appaiono come prima cosa sullo schermo, seguiti dai titoli di testa 10 minuti dopo. Ho apprezzato particolarmente la fusione tra le sostanze psichedeliche e i ballerini completamente snodati, quanto parlo di ipnosi non scherzo, chiunque abbia visto quel trip di Enter the Void saprà cosa intendo. La bravura fisica degli attori e la loro naturalezza rendono molto credibile il loro cedimento mentale causato dalle droghe, regredendo in pochi minuti ad esseri primitivi e facendo esplodere il climax in tutta la sua deliziosa violenza. Per il resto non c’è molto da dire, abbiamo i soliti lunghi e meravigliosi piani sequenza che seguono gli attori, abbiamo una onnipresente cura per le luci ed i colori, in particolare il rosso, insomma tutto ciò che ci si aspettava dal genio di Noé.
La visione non è consigliata, è obbligatoria.

Pubblicato da Jeff

Creatore del sito, amante del genere horror da numerosi anni, considero il genere molto più esteso rispetto a fantasmi e budella, come potrete notare nei film che posto. Guardo di tutto ma amo in particolar modo il cinema indipendente ed underground. Ho un feticismo estremo per il trash, soprattutto per quello giapponese.

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