Cosmos – Scheda Film


Titolo: Cosmos

Anno: 2015

Regia: Andrzej Zulawski

Paese: Francia


Trama: Una notte di luglio Wiltold scappa dalla città con un amico per vedere e vivere nuove cose in una campagna lontana. I due arrivano in un ostello familiare gestito da una coppia in pensione, in cui vivono con la loro figlia e una domestica. La bocca della figlia è pura e verginale, quella della domestica deformata e orrenda. Immediatamente sedotto da quelle labbra, Wiltold sviluppa un’ossessione per le due ragazze. È inoltre attirato da una serie di strani segni legati tra loro in un’atmosfera che diviene a poco a poco soffocante.



Recensione: L’ultimo film di Zulawski, che dopo 15 anni torna alla regia e crea un film che diventerà la sua eredità, dato che morirà solo un anno più tardi. Un’eredità composta da un’opera confusionaria, piena di simbolismi, ma composta anche da personaggi completamente folli che riescono nel loro caos mentale ad emozionare.

Due ragazzi decidono di ritirarsi per un po’ dalla loro vita e vanno ad abitare in una pensione. La famiglia che li ospiterà è all’apparenza come tante altre, per poi rivelarsi sempre più strana, lasciando che gli ospiti stessi si lascino trasportare dalle stranezze e dalla follia.
Il ragazzo che sogna di diventare scrittore, in particolare, oltre ad avere una dote attoriale magistrale che spicca nella confusione sempre più frustrante, è un autentico genio incompreso. Il film inizia proprio con lui che recita l’inizio della Divina Commedia passeggiando in un bosco dove vi è un passero impiccato. Primo simbolo che vediamo e che auspica un cattivo presagio. Le citazioni poi si accavalleranno man mano che perderà la ragione, mentre scrive quello che poi dovrà in teoria diventare un copione di un film.

Zulawski gioca con le nostre menti, decide di racchiudere tutta la sua contorta poetica in queste sue ultime 2 ore cinematografiche. Non si limita a creare un classico film surreale, ma nel farci dubitare di tutti e tutto. Potrebbe annoiare o addirittura infastidire lo spettatore, dunque non per tutti, ma forse lo scopo era proprio questo. Mostrarci un universo, magari non così lontano dal nostro, dove tutto perde di significato e si perde nel caos.
Inoltre il colpo di grazia lo riceviamo nei titoli di coda, dove vediamo gli attori in scene tagliate casuali e gli animali di stoffa che vengono impiccati. Un cinema d’autore così innovativo ci mancherà.

Pubblicato da Jeff

Creatore del sito, amante del genere horror da numerosi anni, considero il genere molto più esteso rispetto a fantasmi e budella, come potrete notare nei film che posto. Guardo di tutto ma amo in particolar modo il cinema indipendente ed underground. Ho un feticismo estremo per il trash, soprattutto per quello giapponese.

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