Ed Gein – Biografia

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“La prima cosa a cui penso quando vedo una bella ragazza è, appunto, alla sua bellezza, la seconda invece è a quanto starebbe bene la sua testa su un palo.”

Edward Gein è stato un serial killer statunitense soprannominato il “Macellaio di Plainfield” e sebbene gli siano stati accertati solo due vittime a causa di altri suoi crimini disgustosi ha ispirato diversi film horror, tra i quali il personaggio di Leatherface in “Non Aprite Quella Porta” e Norman Bates in “Psycho”.

Ed nasce nel 1906 in una famiglia non in ottime condizioni economiche e con un padre alcolizzato che lo maltrattava.
La madre riesce comunque a mettere da parte i soldi per comprare una fattoria, nella periferia di Plainfield, dove poi andranno a vivere.

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La madre anche aveva i suoi grossi difetti, essendo infatti una fanatica religiosa inculcava ad Ed e al suo fratello maggiore un’educazione alquanto severa.
La loro vita era divisa tra scuola e lavoro nella fattoria, inoltre gli leggeva spesso passi della Bibbia riguardanti morte e punizione divina. Anche la visione del sesso era compromessa, affermava infatti di essere l’unica donna a non essere una prostituta e che dovesse avere l’unico scopo del procreare.

All’età di 10 anni ebbe il suo primo orgasmo vedendo i genitori che macellavano un maiale.
Qualche anno dopo fu sorpreso dalla madre a masturbarsi nella vasca da bagno e per punirlo la madre gli immerse il pene nell’acqua bollente.

Nel 1940 il padre morì e i due fratelli si ritrovarono da soli con le folli predicazioni della madre..
Nel ’44 un incendio di cause ignote quasi distrusse la fattoria e il fratello maggiore, Henry, morì in circostanze misteriose.

Ed si ritrovò a vivere da solo con la madre, ma dopo appena 2 anni morì anche lei. Da quel giorno rimase completamente solo e, secondo gli psichiatri, fu in questo momento che perse la giá poca sanità mentale che aveva.

Nel 1957 scomparve la madre del vice sceriffo della città, tra i sospettati vi era proprio Ed Gein, che era stato tra le ultime persone ad averla vista.
Ci fu un ispezione del suo capanno e gli agenti trovarono il corpo della donna decapitata e appesa a dei ganci dalle caviglie.
Era stata inoltre mutilata e quasi squartata in due verticalmente, la testa invece fu ritrovata in un’altra stanza della casa, Ed aveva in mente di appenderla alla parete come un trofeo.

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Nel resto della sua casa, che poi venne denominata “Casa degli Orrori” vennero ritrovati:

  • Quattro nasi.
  • Ossa umane.
  • Alcuni teschi.
  • Dieci teste di donne usate come decorazioni nella camera da letto.
  • Pelle umana usata come tappezzeria per lampade e sedie.
  • Calotte craniche trasformate in ciotole.
  • Un cuore umano in una scatola di carta.
  • Due labbra umane che decoravano una finestra.
  • Un tamburo fatto di pelle umana.
  • Femori usati come gambe per un tavolo.
  • Nove maschere fatte di pelle umana mummificata.
  • Una colonna vertebrale adibita a lampada.
  • Vestiti fatti di pelle umana.

Ed Gein iniziò la sua confessione raccontando di come abbia profanato una tomba di una donna recentemente scomparsa che pensava assomigliasse a sua madre. Alla fine il numero delle sue visite al cimitero ammontano a 40 con ben 18 tombe profanate.

Ammise successivamente di aver ucciso Mary Hogan, una donna scomparsa che lavorava in una tavola calda, nel 1954. Fece poi capire che c’entrava con altre misteriose scomparse.

Ha sempre negato di aver praticato necrofilia come atto puramente sessuale spiegando che il motivo principale era il cattivo odore.
Per quanto riguarda il cannibalismo resta un ipotesi non confermata, fece aumentare i dubbi dicendo una volta per scherzo “non ho mai ucciso un cervo”. Visto che spesso invitata i vicini a mangiare carne di cervo da lui cacciata fece supporre che non era cervo quello che dava da mangiare.
Questa curiosità ispirò la creazione del personaggio di Hannibal Lecter.

Confessò inoltre che dopo la morte della madre, aveva il desiderio di cambiare sesso, tuttavia si discute su come si manifestasse questa sua transessualità, secondo molti egli aveva creato il suo “abito da donna” in pelle umana in modo che potesse assumere le sembianze della madre.

Venne giudicato incapace di intendere e di volere e passò il resto della sua vita in un manicomio criminale dove morì nel 1984 di cancro.

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Pubblicato da Jeff

Creatore del sito, amante del genere horror da numerosi anni, considero il genere molto più esteso rispetto a fantasmi e budella, come potrete notare nei film che posto. Guardo di tutto ma amo in particolar modo il cinema indipendente ed underground. Ho un feticismo estremo per il trash, soprattutto per quello giapponese.

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