Titolo: Endless Poetry – Poesia Sin Fin
Anno: 2016
Regia: Alejandro Jodorowsky
Paese: Cile, Francia
Trama: Tra gli anni Quaranta e Cinquanta, il giovanissimo Alejandro Jodorowsky si libera delle limitazioni imposte dalla famiglia e inizia a frequentare il circolo artistico bohemien più importante di Santiago, conoscendo sconosciuti artisti che un giorno sarebbero diventati giganti della letteratura del XX secolo.
Recensione: Proseguiamo con trilogia sulla vita di Jodorowsky, in cui analizziamo la sua vita adolescenziale fino all’inizio della vita adulta, i suoi primi amori, il suo avvicinamento verso la vita artistica e tanto altro ancora.
Una volta lasciata Tocopilla si trasferisce a Santiago, ma la vita non cambia, il padre è sempre contrario alla sua passione per l’arte, la madre continua a cantare e non mostrare nessuna reazione umana… alla fine prende una decisione, ovvero tagliare letteralmente il suo albero genealogico e i legami con tutta la famiglia.
La fase di ribellione lo porta all’incontro di nuovo figure artistiche, talmente stravaganti che subito nasce una forte intesa. Senza un soldo riesce a vivere senza problemi in quell’ambiente surreale e grottesco, ma qualcosa non va, si accorge che la sua vita ancora non ha un senso e deciso a non abbattersi capisce di dover cambiare di nuovo vita. Questa volta a Parigi, da solo.
Il protagonista del film è interpretato dal figlio di Jodorowsky, così come anche il padre, creando qualcosa di talmente assurdo che funziona. Inoltre sono due attori perfetti per questo genere di ruolo in cui si nota dal primo momento che ci mettono l’anima.
Parti drammatiche, scene surreali, comicità, c’è di tutto in questo sequel, che riesce a superare in bellezza il suo predecessore e rendere ancora più teatrale la messa in scena. Un cinema che non sembra nemmeno più cinema, qualcosa di più bello, qualcosa di più insolito, qualcosa di assolutamente magnifico.
Speriamo che la trilogia si concluda presto, ormai è una droga il suo stile unico, non vedo l’ora.
non c’è niente da fare questo genere di film di questo regista a me non piace proprio
a me piace tutto tranne che il genere Weird