Titolo: Filth
Anno: 2013
Regia: Jon S. Baird
Paese: Regno Unito
Trama: Bruce Robertson è un poliziotto alcolista, violento, pervertito, tossicodipendente e corrotto fino al midollo che decide di ottenere una promozione boicottando l’irreprensibile rivale Ray Lennox e gli altri colleghi.
Recensione: Filth è marcio , non nel senso in cui siamo abituati, non mostra quel genere di violenza, non è estremo, ma mette a disagio lo spettatore affibbiando tutti i difetti del mondo e tutti i comportamenti più dannosi e autodistruttivi ad un uomo di giustizia, che si suppone sia più virtuoso di un civile. Apparentemente Bruce, il nostro protagonista, si crogiola nella sua vita sregolata fatta di donne e droga, ma piano piano, andando avanti nella storia scopriamo un uomo distrutto e con seri problemi psicologici dietro quella maschera di menefreghismo ed egoismo, ma ciò non toglie che il piacere che prova nel rovinare la carriera e la vita dei suoi colleghi sia autentico.
McAvoy è veramente un Attore con la A maiuscola, un’interpretazione davvero ottima, che l’ha portato nella classifica dei miei attori preferiti senza ombra di dubbio, ma che avevo già cominciato a pensare dopo la visione di Split, lo ammetto.
Il film mi è piaciuto veramente molto, anche il finale molto criptico, con un cambiamento radicale del comportamento del protagonista, anche se so che chi ha letto il romanzo di Welsh da cui è ispirato il film non è stato molto contento della trasposizione, so che sia il personaggio che la storia sono molto diversi, ma non avendolo letto me lo sono veramente goduto.
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