Funny Games (2007) – Scheda Film

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Titolo: Funny Games

Anno: 2007

Regia: Michael Haneke

Paese: USA, UK, Francia, Austria, Italia, Germania


Trama: Come ogni anno quando arriva il periodo delle vacanze, Anna e Georg partono alla volta della loro tranquilla casa sul lago con il figlioletto Georgie. Anche i vicini sono lì ad aspettarli pronti per una sfida a golf. La famiglia riceve però l’inaspettata visita di due giovani ragazzi, che con un banale pretesto riescono ad entrare in casa e a trasformare la vacanza della tranquilla famigliola in un terribile incubo.



Recensione:

“Perchè non ci uccidete e basta?”
“Lei sottovaluta l’importanza dello spettacolo.”

Questo film è geniale a dir poco, impeccabile nei dialoghi e ha una regia magistrale. Tra la commedia nera e il drammatico si potrebbe definire grezzamente un’autentica presa per il culo, ma è questo l’elemento che più sorprende e piace, lo spettatore viene interrogato e inserito nel loro gioco malato. Quante belle cose si possono creare con una cinepresa, e questo film ne è l’esempio più lampante. Non è stata ovviamente un’innovazione assoluta, però in questo genere ha dimostrato di essere azzeccatissimo.
Non parliamo nemmeno della recitazione perchè non ha nessun difetto.
So che è un remake di un film austriaco di 10 anni prima, di solito sono contro a questi rifacimenti che avvengono dopo fin troppo breve tempo, ma sono del parere che ne aveva bisogno. L’originale era stato a dir poco trascurato e questo remake non solo non ha rovinato tutto, visto che è identico in ogni minima parte, ma con una migliore pubblicizzazione e degli attori tra virgolette “più familiari a noi” Haneke ha creato una versione 2.0 assolutamente godibilissima.
Impossibile non adorarlo.

Pubblicato da Jeff

Creatore del sito, amante del genere horror da numerosi anni, considero il genere molto più esteso rispetto a fantasmi e budella, come potrete notare nei film che posto. Guardo di tutto ma amo in particolar modo il cinema indipendente ed underground. Ho un feticismo estremo per il trash, soprattutto per quello giapponese.

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