Gary Ridgway – Biografia

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Gary Leon Ridgway, noto anche come Green River Killer o The Riverman (Salt Lake City, 18 febbraio 1949), è un assassino seriale statunitense che ha commesso almeno 49 omicidi, forse fino a più di 71. Fu arrestato nel novembre 2001, dopo quasi 20 anni di caccia.

Le sue vittime furono tutte prostitute, tra queste anche ragazze molto giovani, alcune addirittura minorenni.
Il territorio in cui operò fu la Contea di King, a Seattle (Washington), infatti abbordava le ragazze in una strada a luci rosse nei pressi dell’aeroporto di SeaTac (Seattle-Tacoma) detta “lo Strip”.

Di solito caricava le ragazze sul suo pick-up e cercava di metterle a suo agio parlando della sua famiglia e mostrando la foto del suo bambino. Arrivato in una zona appartata legava le prostitute ed esigeva la prestazione pagata in precedenza, una volta finito le strangolava a mani nude o con un laccio.

Cominciò ad uccidere le sue vittime in casa propria. Chiedeva ad ogni ragazza di usare il bagno prima di offrirgli le loro prestazioni, poiché provava disgusto per lo svuotamento della vescica e delle viscere mentre le strangolava. Dopo la morte Gary tagliava e puliva le unghie delle ragazze per eliminare ogni traccia del suo DNA ed infine violentava il cadavere. A volte Ridgway tornava sul luogo di sepoltura per infierire sul cadavere violentandolo, anche se già cominciava a putrefarsi. Utilizzava un antisettico di sua invenzione fatto mischiando Acqua Velva e alcol (non è sicuro che funzionasse davvero) per evitare che l’odore si spargesse.

Per abbandonare il “vizio” della necrofilia cominciò a seppellire i cadaveri sempre più lontano. Cominciò a chiamare i protettori delle prostitute chiedendo altri incontri, mostrandosi dispiaciuto una volta appresa la notizia della sparizione delle ragazze, così riusciva a depistare anche loro.

La prima scoperta ufficiale di un suo delitto avvenne quando, il 15 agosto 1982, un collezionista di cianfrusaglie di nome Robert Ainsworth (41 anni) attraversò con un canotto una sponda del Green River: sul fondo notò un manichino che, se osservato bene, era in realtà il cadavere di una donna. Accanto ce n’era un altro, trattenuto sott’acqua con alcuni sassi sistemati sul corpo. Cadde in acqua in stato di shock e nuotò fino alla riva. Chiamò la polizia, che accorse subito. Mentre ripescava i corpi, lo sceriffo David “Dave” Reichert perlustrò la boscaglia vicina, e in mezzo ai rovi trovò un terzo cadavere seminudo, con un paio di jeans annodati al collo e contusioni su braccia e gambe, conseguenza di una lotta. Poco tempo prima erano stati effettuati altri due ritrovamenti: erano morte due donne, Wendy Lee Coffield e Debra Bonner. La prima fu trovata il 15 luglio 1982. La seconda il 12 agosto 1982; il suo corpo era in pessimo stato: era pieno di bruciature, gonfio e infestato dalle larve[1]. Presto si diffuse la notizia, e l’assassino venne soprannominato “Green River Killer”.

Nel corso degli anni la polizia arrestò Ridgway più volte; diventò presto un sospettato, ma non venne mai incriminato dei delitti. Nel 1982 e il 1986 venne sottoposto alla macchina della verità: superò l’esame entrambe le volte. Nel 1985 una prostituta di nome Rebecca Guay lo accusò di avere provato a strangolarla il 9 novembre 1982. Ridgway fu interrogato e disse di avere reagito perché la donna, mentre gli praticava un rapporto orale, gli aveva morso il pene: l’accusa di violenza cadde. Nel 1983 il protettore di Marie Malvar vide Ridgway allontanarsi con lei sul suo pick-up, che successivamente riconobbe.

Nel 1987 la polizia gli perquisì la casa e gli prese dei campioni di garza imbevuta di saliva e dei capelli. I colleghi, che erano a conoscenza degli arresti, lo soprannominarono “Green River Gary”. Durante gli interrogatori, ammise di avere conosciuto alcune vittime e in diverse occasioni alcuni testimoni riconobbero il suo automezzo. Ciò portò ad una perquisizione in casa sua nel 1983, che non portò ad alcun riscontro. In un episodio del 1983 Ridgway fu fermato da una pattuglia della polizia dopo che tornava al suo pick-up. I poliziotti gli chiesero cosa stesse facendo: lui rispose che aveva orinato. In realtà aveva appena violentato il cadavere di Costance Naon. Il 16 dicembre 2001 fu arrestato per aver tentato di caricare a bordo del camion una prostituta
L’11 febbraio 2011 fu ufficialmente incriminato. Il 18 febbraio gli venne aggiunto un 49º ergastolo alla pena che stava scontando. Il killer si trova tuttora nel Penitenziario Statale di Washington a Walla Walla. Il caso è ufficialmente chiuso, sebbene abbia confessato molti altri delitti.

Nell’udienza del 5 novembre 2003, si verificò un fatto rimarchevole: mentre venivano sentiti i familiari di alcune delle vittime che, comprensibilmente, sfogavano il loro dolore e la loro rabbia per l’ingiusto dolore causato dall’uomo, uno di essi, Robert Rule, il padre di Linda Jane, gli si rivolse chiamandolo “Signor Ridgway”, e affermando: “in quest’aula c’è molta gente che la odia, ma io non sono uno di questi. È stato molto difficile per me il cammino verso il perdono, ma io le dico: lei è perdonato, signore”. Ridgway, che fino ad allora era stato impassibile, accusò il colpo e scoppiò in pianto.

Pubblicato da Annie

Amante dell'arte, della letteratura e del cinema. Adoro tutti sottogeneri dell'horror, con una spiccata preferenza per i più violenti ed eccessivi, ma difficilmente ne vengo turbata. Sfrutto Jeff quotidianamente per procurarmi la mia dose di horror e lo costringo a vedere cose che darebbero fastidio a qualsiasi essere umano normale. Insofferente a qualsiasi influenza, ho una mia opinione e non ho paura di mostrarla.

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