German Angst – Scheda Film

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Titolo: German Angst

Anno: 2015

Regia: Jörg Buttgereit, Michal Kosakowski, Andreas Marschall

Paese: Germania


Trama:  Antologia horror tedesca composta da 3 episodi riguardanti amore, sesso e morte.



Recensione: Piccola premessa prima di parlarvi del film, i tre registi tedeschi hanno deciso di svolgere questo progetto per cercare in qualche modo di riportare in auge il cinema horror tedesco unendo le forze. Ognuno ha avuto la completa libertà sul proprio corto.

Il primo corto è Final Girl, di Buttgereit.
Gli amanti del cinema horror indipendente lo conosceranno sicuramente, è noto per i suoi horror disturbanti e girati in maniera abbastanza underground.
Qui invece è un regista completamente diverso, dimostra una grande bravura e una cura fantastica per i dettagli. Il film è una metafora tra gli animali domestici, a cui non piace essere accarezzati, e gli abusi subiti da una ragazza dal proprio padre. Il tutto contornato da castrazione e varie altre mutilazioni. Breve ed efficace è forse il corto migliore dell’antologia.

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La seconda parte si chiama Make a Wish e parla di una coppia di sordomuti polacchi che esplorano un grosso edificio abbandonato e si imbattono in dei naziskin che appena scoprono la loro nazionalità si divertono ad umiliarli e torturarli. La cosa che più mi è rimasta impressa del corto è la recitazione della cattiva, cazzo è una vera matta, non fa altro che strillare per tutto il tempo. Per il resto nulla di memorabile, solo il finale non l’ho ben capito ma tutte le ipotesi che mi sono venute non cambiano la mia opinione, ovvero che è la parte più debole del film.

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La terza ed ultima parte è “Alraune”, cioè Mandragola.
Quest’ultima parte equivale a praticamente metà film ed è davvero un qualcosa di folle.
Un uomo viene lasciato dalla propria ragazza ed è in cerca di “avventure” sessuali per dimenticarla.
Si imbatte in un club segreto di feticisti dove i membri fumano proprio questa pianta, forse geneticamente modificata da un biologo, così almeno si intuisce dal film, ed hanno sogni realistici in cui ogni loro desiderio sessuale viene realizzato. Questo finchè non sbirci dalla benda, altrimenti il sogno diventa incubo e ti ritrovi in un racconto di Lovecraft. Si gioca fino alla fine su cosa è reale e cosa non lo è, tutto termina con un finale che è a dir poco meraviglioso. Qui si analizza la paura del rapporto di coppia, fa riflettere su dove sono i limiti da non oltrepassare e la ricerca dell’uomo nel soddisfare i propri desideri in qualsiasi modo.
Se la gioca con il corto di Buttgereit, dipende un po’ dai gusti soggettivi, se vi piacciono però le scene dove bisogna rifletterci un paio di volte per capirle a pieno questo corto lo adorerete.

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In conclusione è una delle migliori antologie recenti, non capisco l’odio che ho visto su Internet per questo film già dalla pubblicazione del trailer.
Tutti hanno dato per scontato che fosse un’opera ricca di trash e fine a se stessa, basta cominciare la visione per smontare quei pregiudizi. Purtroppo questa è la cattiva fama che ottieni dal web se si dirigono film come Nekromantik e simili… resta il fatto che a mio parere è uno dei migliori film dell’anno, sicuramente la vera sorpresa.

Pubblicato da Jeff

Creatore del sito, amante del genere horror da numerosi anni, considero il genere molto più esteso rispetto a fantasmi e budella, come potrete notare nei film che posto. Guardo di tutto ma amo in particolar modo il cinema indipendente ed underground. Ho un feticismo estremo per il trash, soprattutto per quello giapponese.

Una risposta a “German Angst – Scheda Film”

  1. Le prima così così, la seconda bruttina, ma la terza parte è un capolavoro degno del miglior Lynch, potevano buttare il resto e farci un film intero. 🙂

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