Titolo: Get Out
Anno: 2017
Regia: Jordan Peele
Paese: USA
Trama: Per Chris, giovane afro-americano, e la fidanzata bianca Rose è giunto il momento di conoscere i rispettivi genitori quando lei lo invita per un weekend nella sua tenuta di famiglia. Dapprima Chris intravede nel comportamento eccessivamente accomodante dei genitori di Rose un tentativo nervoso di far fronte alla relazione interrazziale della figlia ma, man mano che il fine settimana procede, una serie di inquietanti scoperte lo portano a una verità che mai avrebbe potuto immaginare.
Recensione: Partivo con aspettative basse, pensando di trovare la classica storiella buonista, priva di originalità, con tema principale il razzismo, visto il colore della pelle del protagonista.
Alla fine solo il fattore razzismo si è rilevato una costante in questo thriller originale, recitato in modo perfetto e con scelte di trama forzate al punto giusto.
Daniel è un ragazzo di colore che va per il week-end a conoscere i genitori della sua ragazza in una villa sperduta. Le cose si fanno ambigue quando nota che il giardiniere, la domestica e ogni persona di colore che incontra si comporta in modo assai bizzarro. Anche la famiglia appare sempre più strana con domande indiscrete e comportamenti inquietanti.
Quello che mi ha più colpito del film è la recitazione magistrale, soprattutto della ragazza, che si rivelerà essere la stronza più stronza che esista. La sua manipolazione espressiva è qualcosa che fa rabbrividire quando tutte le carte vengono scoperte. Anche suo fratello merita una menzione speciale, già solo per la sua faccia perfida che mi ha subito fatto venire in mente il buon Funny Games.
Ora arriva la parte con gli spoiler, siete avvisati.
Le scelte di trama forzate che ho citato prima sono abbastanza insolite, infatti si scoprirà che non solo il protagonista diventerà succube e schiavo di quella bizzarra famiglia, ma addirittura il suo corpo verrà venduto per avere un altro cervello trapiantato dentro di lui.
Spiegato così vi sembrerà una commedia nera, senza fare battute razziste, eppure il film rende questa scelta serissima motivando il fatto che i neri abbiano una capacità fisica elevatissima.
Mi ha ricordato vagamente Django Unchained, lo ammetto. Senza ipnosi e scienziati pazzi, si intende.
In conclusione Get Out se la gioca come uno dei migliori film dell’anno per essere riuscito a rendere interessante un film horror sul razzismo nel 2017. Pensateci un attimo, quante probabilità c’erano?
Un meraviglioso film che rispecchia il razzismo in modo originale ed in un modo più indiretto all’inizio almeno. Grandiosa anche la performance dei personaggi, specialmente della donna di colore che ride e piange contemporaneamente, pochi attori riuscirebbero a fare una cosa simile, però anche la recitazione pure dei protagonisti, specialmente il cambio di espressione di quella tizia.
Ottimo film, mi ha ricordato un po’ Society di Yuzna, anche se è sicuramente meno splatter.
Film notevole, ho preferito di gran lunga la prima parte che la seconda, quando si scoprono le carte tutto mi è sembrato più tirato via e scontato, ma cmq va bene anche così. Avenne, si dice dalle mie parti. Notevole l immagine espressiva che per me è la vera sostanza del film, come se Peele avesse guidato gli attori esattamente dove voleva andare fotogramma per fotogramma, e se consideriamo che è al suo esordio come regista….wow, daccene ancora.
Che dire in questi ultimi anni di film così non sennò vedevano più. L ho trovato molto originale.bello veramente!