Titolo: Let Me Make You a Martyr
Anno: 2017
Regia: Corey Asraf, John Swab
Paese: USA
Trama: Drew Glass fa il suo ritorno in città, imbattendosi presto con il padre adottivo boss del crimine locale, la sorella adottiva dipendente dal crack, un addetto ai parcheggi delle roulotte tossicodipendente, un prete cieco con un segreto, una ragazzina scomparsa e un killer solitario da ingaggiare. Ogni passo che Drew muove lo riporta inevitabilmente al suo complicato passato.
Recensione: Non potevo farmi scappare un film in cui c’è Marilyn Manson, soprattutto se è uno dei protagonisti…
Un ragazzo decide di tornare nella città in cui è cresciuto sapendo di non trovare una casa amorevole, ma solo un ambiente malsano fatto di droghe e prostituzione, gestite entrambe dal suo patrigno. Il sogno americano insomma. Il ragazzo incontra la sua sorellastra e le propone di fuggire insieme, ma al loro patrigno la cosa non va giù e decide di assumere Pope, un sicario, per sbarazzarsi dei due sovversivi.
Non ci vuole molto a rendere inquietante il nostro reverendo, ma sono del parere che non sia stato sfruttato al massimo del suo potenziale, dato che il film è incentrato per di più sulle chiacchiere dei protagonisti e su una vaga e vana speranza, che rende il film lento fino all’inverosimile.
Comincio a pensare che in mano a chiunque altro sarebbe potuto essere un capolavoro, ma purtroppo si concentra fin troppo sul dramma tra i due ragazzi.
Avevo aspettative veramente troppo alte, fomentate dai trailer e le immagini di Manson sporco di sangue, pensando sarebbe stato decisamente più splatter.
Ma pensandoci bene l’unico modo per fare giustizia alla personalità del mio cantante preferito sarebbe un film ispirato alla sua biografia, ne uscirebbe qualcosa di malatissimo e veramente estremo. È sempre bello sognare…
vero e proprio dramma sulla vita
E l incapacità interiore di percepire
Un cambiamento positivo,dato
Dall impossibilità eterna di fuggire da
Quello che siamo sempre stati ed abbiamo sempre fatto,in questo caso anche il fuggirvi quotidiano e sfiancante. ..un film al vetriolo..dove nonostante la sostanza che tutto anestetizza,paradossalmente si evidenzia il vero amore per una donna aiutandola a morire piuttosto che convincerla a convivere il suddetto amore sapendo che sarebbe come topi in gabbia nutriti a piccole dosi quotidiane di veleno…agghiacciantemente bello ed un film che rispecchia la realtà ruvida di un paesello di periferia americana alcuni suoi abitanti che camminano mano nella mano coi loro demoni interiori
NON SOLO DA VEDERE..MA DA RIVIVERE PER CHI HA LA” FORTUNA” di poterlo fare.
2 parole: film stupendo
Film abbastanza inutile.
7.5/10
Ben recitato e sporco, credibile Manson e attori molto “nella parte”.
Insomma godibilissimo.
PS: Per gli amanti del comedy horror “body”, è uscito e si trova in streaming – Kuso di Flying Lotus… delirante quasi quanto la sua musica.
aspetto recensione… hugs …