Titolo: Men Behind the Sun – Hei tai yang 731
Anno: 1988
Regia: Tun Fei Mou
Paese: Hong Kong
Trama:
Il film si incentra sugli esperimenti compiuti dall’esercito Giapponese su cavie cinesi durante la Seconda guerra mondiale all’interno dell’Unità 731.
Recensione: La fama che ha questo film come uno dei più brutali mai girati è meritata, soprattutto perchè è ispirata a fatti tristemente reali, quasi al punto da renderlo più un film storico rispetto ad un horror.
Non ha una vera e propria trama, si limita a raccontare.
Spesso quando si parla di Seconda guerra mondiale si pensa subito ai nazisti e ai loro crimini contro gli ebrei, ma i crimini dei giapponesi nei confronti dei cinesi non sono meno importanti e violenti, tutta questa violenza è presentata nel film con molta cura dei dettagli grazie alla minuziosa ricerca e studio del regista, in particolare del famigerato campo 731.
Il campo 731 era stato progettato copiando i campi di concentramento tedeschi e doveva rimanere completamente segreto, era stata programmata infatti la distruzione di ogni traccia e informazione riguardante questo luogo in caso di sconfitta in guerra.
Tra le altre curiosità legate a questa pellicola abbiamo testimonianze di persone che hanno avuto infarti, o che si sono sentite male, durante la visione, il regista che è odiato dal Giappone per aver ricordato queste disgrazie “scomode” ricevendo anche minacce di morte e alcune scene reali presenti nel film tra le quali un’autopsia su un vero cadavere di bambino e le morti di animali. Quest’ultimo particolare è forse quello più scioccante.
Le scene dove avvengono le torture e i folli esperimenti nipponici sono ben fatte, o almeno la maggior parte, alcune sono abbastanza scadenti anche per l’epoca, la recitazione non è ottima però in un film del genere è sopportabile. Avrete capito, se non ne avete mai sentito parlare, che questo è davvero un film forte, immorale e assolutamente sconsigliato ai più sensibili.
Difficile dare un vero e proprio parere personale, non si può dire che sia un bel film, nè come idea nè come realizzazione, però per quanto sbagliate ed estreme sono state certe scelte del regista il film ha, nel corso degli anni, ottenuto il suo obbiettivo ovvero rendere noti degli eventi che sono avvenuti lontano dagli occhi di molte persone. Questo avviene ancora oggi, certe stragi che avvengono nel mondo non toccano minimamente i cuori dell’Europa e dell’America, figuriamoci di avvenimenti storici di oltre 70 anni fa. Per chi è interessato alla visione consiglio di non giudicarlo come film vero e proprio, ma più come esperimento del regista, un esperimento fallito, ma che disturba terribilmente.
Recensione approfondita di ShivaProduzioni:
Ragazzi riuscireste a recuperare, qualora sia possibile, l’ultimo capitolo della saga: Black Sun: The Nanking Massacre ??
ok