Titolo: Michael
Anno: 2011
Regia: Markus Schleinzer
Paese: Austria
Trama: Gli ultimi cinque mesi della vita forzatamente in comune di Wolfgang, 10 anni, e Michael, 35 anni…
Recensione: Michael è un film particolare, parla degli ultimi mesi di vita di un pedofilo che ha sequestrato un bambino di circa dieci anni. Senza sapere la trama sarebbe abbastanza difficile capire la deviazione di Michael, potrebbe sembrare un “banale” maltrattamento. Michael è un personaggio grottesco, quasi una marionetta, è goffo ed impacciato fuori casa sua, come si può capire nelle scene in cui si ritrova in intimità con le donne. Può sembrare una sorta di spiegazione, cioè non riesce a concludere con le donne e ripiega sui bambini, ma è troppo semplice così. Forse il regista voleva far riflettere lo spettatore, facendo vedere come un uomo che all’apparenza sembra innocuo può nascondere molto bene un lato mostruoso di sé.
Per quanto riguarda il lato tecnico è un film lento, privo di musiche, traspare un senso d’angoscia anche senza mostrare effettivamente nulla. La veridicità di ogni scena è fortissima, dalla recitazione alla sceneggiatura, forse è questo il fattore più sconvolgente e che porta lo spettatore a terminare la visione in uno stato di angoscia misto a speranza.
Il finale aperto lo fa sembrare quasi un fatto di cronaca nera, il regista lascia a metà la scena conclusiva facendo immaginare a noi il tanto agognato epilogo. Non piacerà a tutti, sia per il tema trattato sia per lo svolgimento, ma lo consiglio.
