Titolo: Morris County
Anno: 2009
Regia: Matthew Garrett
Paese: USA
Trama: Antologia horror composta da tre storie collegate dal filo conduttore dell’alienazione e la famiglia. In questo caso le tre famiglie protagoniste sono completamente diverse l’una dall’altra, ma ugualmente disfunzionali.
Recensione: Antologia, tranquillamente definibile sconosciuta, che racconta storie di alienazione, sofferenza e disturbi mentali. Il nostro pane quotidiano insomma. Peccato che il budget equivalga ai panini portati per nutrire gli attori e quel minimo di apparecchiature necessarie, altrimenti potrebbe essere stato più interessante.
Il primo corto ha una recitazione da porno ed ha scene che lo ricordano anche, la trama è scontata e la violenza finale non ripaga la mezz’ora persa. Nel secondo corto la situazione si fa leggermente più interessante, con un padre di famiglia che vuole uccidersi e la cui vita diventa sempre più un inferno. Il terzo vede una coppia di vecchietti che non prende troppo sul serio il “finchè morte non ci separi. Ha dei problemi ad ingranare la marcia, ma l’idea alla base è quella più originale e nel complesso è il migliore dei tre.
Dal poster sinceramente mi aspettavo di meglio e il budget non giustifica una realizzazione mediocre e con pochi spunti narrativi. E’ piatto e poco coinvolgente, non da buttare completamente, ma a fine visione sembra che il regista non ci abbia nemmeno provato a creare un buon prodotto e non mi sorprende che non abbia più girato altro da allora. Sembra la copia di altre celebri pellicole underground, ad esempio Der Todesking, senza quella sporca atmosfera e girato con 20 anni di ritardo.