Titolo: …e ora parliamo di Kevin
Anno: 2011
Regia: Lynne Ramsay
Paese: Regno Unito, USA
Trama: Eva Khatchadourian ha messo da parte tutte le sue ambizioni professionali per mettere al mondo un figlio, lasciando la città per vivere in provincia. Dalla nascita di Kevin la sua vita cambia radicalmente e tra madre e figlio nasce subito un rapporto conflittuale. Mentre con il padre Kevin si dimostra un bambino tranquillo, con la madre continua a piangere, passando dal provocatorio mutismo infantile fino alla ribellione adolescenziale agli ordini della madre. Non ancora sedicenne, Kevin compie una strage scolastica, con il suo arco, la sua grande passione. Mentre Kevin è in carcere, Eva è costretta ad abbandonare il suo quartiere, passando gli anni seguenti nel senso di colpa, interrogandosi sulle proprie responsabilità.
Recensione: Angosciante pellicola che analizza a fondo il comportamento di un ragazzo con diversi disturbi della personalità dalla sua nascita fino all’adolescenza, periodo nel quale diventerà uno spree killer, ovvero un assassino, di solito adolescente, che uccide in massa una volta soltanto più persone.
Kevin è un bambino problematico, lo si capisce dalle prime scene.
E’ sempre chiuso in se stesso e con persone che non sanno come prenderlo, l’esplosione violenta della sua follia è dunque inevitabile.
La mamma ha un carattere debole, mentre il padre è troppo assente, non si rende conto dei comportamenti antisociali del figlio e incolpa la moglie quando ci fa caso.
Nel momento del suo folle gesto Kevin è completamente consapevole di tutto, ha pianificato con cura le sue gesta e le conseguenze.
Uccide il padre e la sorella, si reca in una scuola e armato di arco fa fuori più ragazzi possibile, poi si consegna alla polizia in modo beffardo.
Qui si evidenzia il suo lato narcisistico, tipico di chi non prova empatia verso gli altri.
L’unica a salvarsi sarà proprio la mamma, ironicamente sarà anche la vittima principale. La sua vita diventa un inferno, tutti la maltrattano paragonandola al figlio che lei stessa ha cresciuto. La sua famiglia è stata sterminata e non le rimane più nulla. Lo sguardo di Kevin che le rivolge mentre viene portato via dalla polizia è qualcosa che ti entra dentro, così gelido e potente.
Il punto forte è sicuramente la recitazione, ogni attore è perfetto per la sua parte, sia per la bravura che per l’aspetto. La scelta del regista di suddividere il film tra flashback e presente disorienta quanto basta per rendere il tutto più interessante e riflessivo.
Infatti in questo modo non si vuole semplicemente raccontare un evento di cronaca nera, ma analizzarne i motivi e ricomporre i tasselli.
Da guardare assolutamente, un dramma/horror psicologico di altissimo livello.
film superbo!! gli attori poi sono bravissimi,merita assolutamente di essere visto!
Film stupendo, tratto da un libro ancora più stupendo, il mio preferito!!
L’accoppiata Tilda S. ed Ezra Miller fenomenale. Li amo e adoro questo film.