Titolo: Orgoglio e Pregiudizio e Zombie – Pride + Prejudice + Zombies
Anno: 2016
Regia: Burr Steers
Paese: USA
Trama: Nell’Inghilterra dell’Ottocento, infestata da zombie assassini, Elizabeth Bennett e le sue sorelle sono state cresciute dal padre imparando varie arti marziali e l’uso di diverse armi, in modo da sapersi difendere. La tormentata storia d’amore di Elizabeth con mister Darcy finirà inevitabilmente con l’intrecciarsi con la lotta senza esclusioni di colpi contro la pandemia che tramuta la popolazione in zombie.
Recensione: Il primo amore di ogni ragazza è stato Mr. Darcy, l’apoteosi del bel tenebroso, il misterioso con un buon cuore. Aggiungiamo alla sua scheda “cacciatore di zombie” e allora anche le amanti dell’horror dovranno piegarsi al suo fascino.
Le 6 sorelle Bennett hanno avuto una formazione particolare: sono state addestrate nelle arti marziali in Cina, mentre tutti i figli degli esponenti della “middle class” inglese vengono addestrati in Giappone. Perché questo addestramento? Per difendersi dal peggior pericolo nella Londra del 1800: zombie, ovviamente. Pur essendoci un’epidemia zombie in corso le famiglie più agiate continuano ad organizzare balli e tè, per cercare un marito per le loro figlie, balli a cui partecipano volentieri le sorelle Bennet.
Sono sorpresa di quanto fosse fedele al romanzo della Austen, ma il fatto che gli attori assomigliassero al film del 2005 mi ha fatto un po’ storcere il naso, a mio parere sembrava una parodia più che un film a se stante. Le due storie d’amore parallele però diventano un contorno, più che il centro della narrazione, lasciando spazio, ma in effetti neanche così tanto, all’azione e ai cervelli spappolati.
Ovviamente inserendo elementi d’azione completamente inediti bisogna lasciare fuori qualcosa, non stupitevi se c’è una caratterizzazione meno approfondita dei personaggi.
Questo film è la prova che i film “alla Tarantino” non li sanno fare, solo pochi film ci sono riusciti (tipo Slevin che non era male); cioè, questo film aveva un potenziale ESAGERATO, cioè, stiamo parlando di un film con tre fìghe con le calze a rete che ammazzano gli zombi, come fai a toppare un film del genere? Ebbene, ce l’hanno fatta: anche perché gli zombi compaiono si e no in due scene, è un film che può piacere solo alle donne perché il film è mieloso (non mielosissimo se ricordo bene però si prende abbastanza sul serio) e SICURAMENTE quelle che stanno guardando il film dicono “uffa keppalle questi zombati, quando kazzo ricominciano a sbaciukkiarsi?!” Perché il film non offre niente, non la butta neanche sulla trashata no, si prende sul serio cázzo! Poi il finale è sconfortante (vabbè, non è spoiler perché gli spoiler si fanno quando c’è una trama, quindi) con questa orda di zombi che arriva (se ricordo bene), cioè, quando il film inizia a farsi interessante (cioè tu dici “OOHH, finalmente arrivano gli zombie a sbudellare sti strònzi romantikucci del cázzo che c’hanno rotto le palle”) il film finisce… Insomma, un film inutile, la locandina è quasi ingannevole, cioè “UN FILM CHE È GIÀ CULT” come se fare un film con due zoccole, una spada e uno zombi automaticamente rendesse il film CULT… Certo che la gente ha proprio una concezione sbagliata della definizione di CULT, come quando comprai “codice d’onore” quel film orripilante con Tom Cruise, Demi Moore e Jack Nicholson, sulla custodia c’era scritto a caratteri cubitali “CULT MOVIE” vabbè, lasciamo perdere
A me i film sugli zombi mi sono sempre piaciuti ma questo film no. Lo visto giusto perchè vedo tutti i vostri film ma non mi è proprio piaciuto troppo lento e noioso e la storia è antica.
Ragazzi di horror pills potete mettere i Sub Ita ai film BLOOD HONEY (2017) e VICTOR CROWLEY (2017)