Titolo: Paranoid Park
Anno: 2007
Regia: Gus Van Sant
Paese: Usa, Francia
Trama: Alex è un sedicenne che vive a Portland negli Stati Uniti d’America. La sua passione è lo skateboard e tutta la cultura che ci sta attorno. Con l’amico Jared comincia a frequentare il Paranoid Park, un posto conosciuto da tutti gli skater della città. Lì conosce altri skater che, una sera, gli propongono nuove emozioni forti: saltare sui treni merci in transito nella vicina stazione. Per una brutta coincidenza una mossa avventata di Alex fa cadere tra i binari una guardia accorsa per sistemare i due sprovveduti. La guardia viene tranciata in due da un altro treno e questo incidente apre l’incubo del protagonista.
Recensione: Van Sant è un regista abbastanza prevedibile e con uno stile che difficilmente si può confondere con altri, i piani sequenza, gli sguardi intensi, le scene lente e gli stacchi di ripresa ridotti al minimo sono tutte sue caratteristiche molto comuni. Di nuovo affronta il tema dell’adolescenza, in una pellicola che tratta gli effetti di un trauma e un peso interiore.
Nulla di incredibile, tutto molto scontato, come ho già accennato prima, resta comunque affascinante la realizzazione che è perfetta sotto il lato tecnico e interessante la sequenza temporale ad incastro in cui avvengono gli avvenimenti.
Non il suo miglior film chiaramente, ma da vedere.
Si che è il suo migliore, è il suo apice.