Titolo: Perfect Blue
Anno: 1997
Regia: Satoshi Kon
Paese: Giappone
Trama: Mima è una cantante pop di 21 anni sulla cresta dell’onda, ma la sua decisione di abbandonare il mondo della musica per diventare prima attrice e per poi posare nuda per una rivista, viene accolta male da un suo fan sfegatato.
Recensione: Debutto alla regia di Satoshi Kon che, per chi non è abituato ad un certo tipo di animazione “seria”, sorprenderà molto. Questo film ha ispirato ad esempio Lynch ed è stato ispirato a sua volta dai thriller alla Hitchcock, per farvi rendere conto sul livello in cui siamo, in pratica un thriller psicologico animato di tutto rispetto.
La storia è quella di Mima, una idol giapponese che decide di smettere di cantare per dedicarsi ad una carriera da attrice, questo porta vari fan ad essere contrariati da questa improvvisa decisione, in particolare ad uno stalker che lentamente la farà cadere nell’oblio della follia.
Il film non perde tempo, sfrutta al massimo la sua non eccessiva durata di 80 minuti, subito entriamo nella mente della protagonista e ne conosciamo le paure. Poi il film diventa più complicato, con scene tra la realtà e l’immaginazione, che riempiono la pellicola di punti interrogativi e aprono diverse interpretazioni.
I disegni sono ottimi, la storia è sviluppata benissimo soprattutto per l’epoca, è praticamente imperdibile e perfetto per chi vuole approcciarsi a questo tipo di mondo dell’animazione.