Titolo: Philosophy of a Knife
Anno: 2008
Regia: Andrey Iskanov
Paese: USA, Russia
Trama: Tra documentario e fiction, il film racconta la vera storia della Unit 731, unità dell’esercito Giapponese attiva dal 1936 al 1945, che agli ordini del generale Ishii Shiro, era incaricata di studiare e testare armi chimiche e biologiche. Le ricerche prevedevano test su cavie umane, e a questo scopo venivano usati Cinesi, Russi e in generale i prigionieri di guerra, ma non solo.
Recensione: Prendete un documentario estremo e mischiatelo con l’horror underground. Fatto?
Otterrete qualcosa di davvero malsano, un film diviso in 2 parti per un totale di più di 4 ore di violenza quasi insostenibile (e a tratti noiosa e interminabile) che narra le vicende della famosa Unità 731.
Per chi non conoscesse la storia vi invito a leggere la mia analisi del film “Men Behind the Sun“, tratta lo stesso tema anche se i film non sono assolutamente paragonabili come stile.
Iskanov mischia il documentario, sotto forma di scene reali di guerra e intervista ad un testimone oculare, con la messa in scena delle torture descritte dall’uomo e nei reperti storici.
Io vi avviso, questo è consigliato solo per i meno sensibili, per gli altri sarà una follia vedere ore e ore di feti strappati dalle viscere della madre, armi batteriologiche usate su cavie, scarafaggi inseriti in ogni dove e gente scuoiata viva.
Il bianco e nero rende più forti gli effetti speciali che non sono comunque dei migliori a causa dello scarso budget evidente e aumenta ovviamente il realismo, sapere poi che ogni tortura ed esecuzione sia avvenuta realmente… almeno ad inizio visione fa venire i brividi.
Vi avverto che abbiamo tradotto in italiano soltanto le parti dell’intervista, le altre poche battute del film riguardano esclusivamente la storia e non sono importanti, di certo è consigliabile un giro su Wikipedia per approfondire la storia.
Per chi ha lo stomaco abbastanza forte lo consiglio, anche guardandolo skippando un po’, è una pietra miliare del cinema estremo.
Recensione approfondita di ShivaProduzioni:
peccato che non avete tradotto in italiano…
ce solo la prima parte