Salò o le 120 Giornate di Sodoma – Scheda film

SALO, O LE 120 GIORNATE DI SODOMA - Italian Poster 1


Titolo: Salò o le 120 Giornate di Sodoma

Anno: 1975

Regia: Pier Paolo Pasolini

Paese: Italia, Francia


Trama: Quattro Signori, rappresentanti dei poteri della Repubblica Sociale Italiana, il Duca, il Vescovo, il Presidente della Corte d’Appello, e il Presidente della Banca Centrale, incaricano le SS e i soldati repubblichini di rapire un gruppo di ragazzi e ragazze di famiglia partigiana o antifascista; dopo una severa selezione, si chiudono con loro in una villa di campagna, arredata con capolavori d’arte moderna e presidiata da un manipolo di soldati nazifascisti. Con l’aiuto di Quattro Megere ex meretrici di bordello, instaurano per centoventi giornate una dittatura sessuale regolamentata da un puntiglioso Codice, che impone ai ragazzi assoluta e cieca obbedienza, pena la morte.



Recensione: Salò o le 120 Giornate di Sodoma è un film di Pier Paolo Pasolini, doveva far parte della trilogia della morte, un trittico di film che al contrario della trilogia precedente (la trilogia della vita) avrebbe dovuto affrontare il tema della sessualità in maniera oscura e perversa, ma non fu mai completata a causa dell’assassinio del regista.
Il film è ispirato ad un’opera del Marchese De Sade, a cui rimane fedele per tematiche e per le perversioni raccontate. Pasolini leggendo Le 120 Giornate di Sodoma capì che De Sade pensava a Dante, così cominciò a strutturare come un inferno dantesco, dividendolo in tre gironi.
Il potere è il tema sulla quale si costruisce il film, il potere che mercifica l’uomo, infatti i protagonisti rappresentano il potere politico, economico e religioso. Pasolini stesso disse in un’intervista che ha ripreso il concetto della mercificazione del corpo dei “sudditi” da Marx.
Il film è grottesco, grazie all’ambiente spensierato che tentano di stabilire con canzonette leggere e con le battute del presidente, ma ciò non rende il film più leggero, anzi, toglie ancora di più dignità alle vittime, la dignità tragica della loro sofferenza, vengono ridicolizzati ed umiliati così fino a renderli simili a loro.

“Non c’è niente di più contagioso del male”.

Personalmente adoro questo film, è coinvolgente, incredibilmente sporco e marcio per quel periodo, tutti gli amanti del cinema dovrebbero vederlo.


Recensione approfondita di ShivaProduzioni:

Pubblicato da Annie

Amante dell'arte, della letteratura e del cinema. Adoro tutti sottogeneri dell'horror, con una spiccata preferenza per i più violenti ed eccessivi, ma difficilmente ne vengo turbata. Sfrutto Jeff quotidianamente per procurarmi la mia dose di horror e lo costringo a vedere cose che darebbero fastidio a qualsiasi essere umano normale. Insofferente a qualsiasi influenza, ho una mia opinione e non ho paura di mostrarla.

2 Risposte a “Salò o le 120 Giornate di Sodoma – Scheda film”

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