Titolo: Southbound
Anno: 2015
Regia: Radio Silence, Roxanne Benjamin, David Bruckner e Patrick Horvath
Paese: USA
Trama: Antologia composta da 5 episodi intrecciati tra di loro che seguono le vicende di viaggiatori alle prese con i loro peggiori incubi su un’autostrada infernale.
Recensione: Dai registi della fortunata saga di V/H/S ecco una nuova antologia, questa volta senza la tecnica del found footage lasciando spazio ad una narrazione più classica, ma comunque originale e a tratti incasinata.
Questo sarà uno di quei film che gli amanti del cinema horror indipendente definiranno tra i migliori dell’anno, sarà così senza dubbio e probabilmente avranno ragione. C’è di tutto in questa pellicola: violenza, gore, momenti da mindfuck, creature fighissime, buoni effetti speciali e una sorta di plot twist finale davvero niente male.
Questo team di registi ormai è diventato esperto nel creare questi cortometraggi e unirli tra loro come una tela di ragno.
Sono collegati, hanno ambientazioni simili e hanno come filo conduttore i fantasmi del passato che noi tutti abbiamo. L’intero film da la sensazione di essere un loop, l’inizio è anche la fine ed è come un purgatorio dove noi non capiremo quasi nulla, ma anche gli stessi personaggi.
Bellissimo vedere quanta libertà possiede questo genere. Amo i film collettivi o comunque indipendenti perchè rendono ancora più evidente quanto l’horror sia vario, imprevedibile e in evoluzione anno dopo anno.
Vi definite amanti dell’horror? Allora non potete perdervelo.
Uno dei miei film prederiti di sempre, “aperto” – brillante – credibile nel suo Sci_fi. Da tempo non mi sentivo così fiero di un film, mi ha riportato a un Dylan Dog fumetto che emozionava negli anni ’90, fantastico. 9/10