Subconscious Cruelty – Scheda Film


Titolo: Subconscious Cruelty

Anno: 2000

Regia: Karim Hussain

Paese: Canada


Trama: Il film è diviso in quattro parti, tutte basate su storie nichilistiche sulla vita e sulla morte.



Recensione: Un film horror antologico, sperimentale, controverso, disturbante e tremendamente blasfemo. E’ noto nell’underground cinematografico proprio per quest’ultima peculiarità, anche se bisogna aspettare l’ultima parte del film per vedere la blasfemia, che è presente anche nel poster.
Assolutamente da non sottovalutare gli altri episodi che non sono da meno, che rendono graduale il climax ascendente di disagio.

Il primo episodio è quello più corto e dal dubbio significato. Viene aperta una ferita nel ventre ad una donna, dalla quale fuoriesce un bulbo oculare. Che si capisca o meno il senso di ciò è un’ottima introduzione su che genere di film stiamo per vedere.

Il secondo è altamente disturbante, solamente per averlo pensato.
Un uomo spia la sorella mentre ha rapporti sessuali con il suo amante. Durante uno di questi momenti decide di compiere un gesto estremo contro Dio, ovvero sgozzare il figlio che ha in grembo durante il parto. La messa in scena è anche peggio che leggerla, siete avvisati.
Come se non bastasse le luci e la regia condiscono a meraviglia il tutto. Leggermente eccessivo nella durata, ma nel complesso è secondo soltanto al corto finale.

Poi passiamo ad un’orgia nella natura, anzi, con la natura. Una natura che reagisce in modi strani, ad esempio sanguinando se un ramo viene spezzato e altre belle scene dove peni vengono conficcati in posti dove… sarebbe stato meglio evitare. Se vi viene in mente The Life and Death of a Porno Gang sono fiero di voi, anche se il significato da attribuire è compltemente opposto.
Subito dopo un uomo sogna una sega con il pene trafitto da spilli e uncini. Qui il film diventa più onirico e meno disturbante, stranamente.

Ed eccoci all’ultimo episodio. Quello che sicuramente vi colpirà di più, sia per gli effetti speciali, sia per quello che vuole significare, ovvero la rappresentazione della punizione per i peccati.
Un uomo si masturba e viene trasformato nella figura di Gesù, che verrà stuprato e torturato così barbaramente che non voglio spoilerarvelo, voi preparatevi al peggio e aggrappatevi al pensiero fisso che sia semplicemente un film.

Neanche a dirlo, se siete bigotti e se siete facilmente impressionabili… che cazzo ci fate qui? 😀

Pubblicato da Jeff

Creatore del sito, amante del genere horror da numerosi anni, considero il genere molto più esteso rispetto a fantasmi e budella, come potrete notare nei film che posto. Guardo di tutto ma amo in particolar modo il cinema indipendente ed underground. Ho un feticismo estremo per il trash, soprattutto per quello giapponese.

13 Risposte a “Subconscious Cruelty – Scheda Film”

  1. Un Grande Capolavoro che ho adorato tempo fa e rivedo volentieri.
    PS: Vi ho scoperto da sole due settimane e già vi adoro!

  2. Capolavoro dell’underground!!! Per me, personalmente, il corto più disturbante è stato quello del fratello con la sorella, poichè quello non solo rappresentava la distruzione della vita, ma anche incestuosità della carne, inoltre il modo di come ha fatto partorire la sorella e le descrizione che dava…lo ha reso sicuramente la scena di parto più disturbante mai vista in un film!!

    1. riguardo invece gli altri…erano sicuramente eccezionali anche quelli,anche se secondo me considerare “lo stupro/cannibalismo” di gesù come il corto più disturbante, a mio parere dipende dai punti di vista e dal fatto se qualcuno sia credente oppure riconosce il concetto di blasfemia. Per me meritava più di stare in copertina il fratello che faceva partorire la sorella, nonchè rappresenta in senso letterale la “subconscious cruelty”

  3. A me non è piaciuto per niente. Un regista che fa vedere che fanno sesso con gesù lo trovo ridicolo. Persone di fede come me questa parte del film sicuro la troverà offensiva e non piacerà.Film bruttissimo non lo consiglio.

    1. Giudicare il film per una sola scena, senza capirne il significato nel suo complesso, è da vera persona di fede.
      Non sono ironico!
      Poi mi pare elementare che ad un cristiano possa “offendere” un film che non denuncia tanto la figura “del divino” ,quanto quella della chiesa e dei suoi seguaci.

    2. lo consideri brutto soltanto per la questione religiosa? Ma se toglieresti ad esempio ultimo corto, come lo considereresti allora? Bello o sempre non ti piacerebbe?

      1. non riesco a spacchettare questo film in diversi cortometraggi.
        è un esperienza cinematografica, interessante.
        Il senso è unico nel film,non diverso per i differenti cortometraggi.
        Poi punti di vista,ma non posso non essere onesto dicendo che in ogni caso, una persona che si ritiene “cristiana”, o che ha “fede”, determinato tipo di cinema non lo capirà mai.
        è banale e pressapochista definire ridicolo il regista esclusivamente per la scena del “martirio” all’ipotetico cristo, non solo per una questione ideologica,ma sopratutto per il fatto che il tuo più che un commento neutro verso un opera, è stato un giudicare.Tipico dei cristiani.
        Ma ti prego mi sono già dilungato abbastanza, e ne esco dalla visione di Sileni.
        Perchè non te lo recuperi? Te lo consiglio 😉

      2. Scusa Paul Asc,mi sono accorto ora che la risposta l’hai scritta te e non l’anonimo con la fede nel cuor,e ho risposto pensando che fosse lui
        errore mio

        1. tranquillo Albud, capita visto che qui i messaggi arrivano in ritardo (non so se per via di approvazione o perchè è proprio il sito che ci metto tanto a metterli). Ad ogni modo sono d’accordo con te; il “cristiano con la fede nel cuore” poteva anche evitare di denigrare il regista soltanto per una banale blasfemia. Per me è un capolavoro invece e se costui (il cristiano del primo commento soprastante) gli fosse piaciuto il film in mancanza di scene blasfeme, non sarebbe stato un apprezzamento in pieno dell’opera, visto che un’opera di qualunque genere sia (cinematografica, letteraria ecc) va apprezzata a pieno se piace, sia nei suoi difetti che nei suoi pregi, a prescindere dagli ideali o dall’etica. Anzi, personalmente quelle opere che vanno contro qualunque tipo di ideologia sono quelle che più adoro. Mi dispiace che non sia così per tutti e non tutti sappiano apprezzare ogni particolare bello o brutto di un opera, tralasciando per una volta la propria moralità

  4. Era da anni che ne ho sentito parlare e per la troppa attesa alla fine forse mi aspettavo qualcosina di meglio. Cio non toglie che il regista non dev’essere proprio a posto con la testa per partorire certe scene.
    Posso fare una richiesta? Sono tanto curioso di vedere “Totò che visse due volte” ….sottotitolato per i non siciliani.

  5. Sono tutt’altro che una persona bigotta, ma mi è sembrata la classica pagliacciata fatta solo per scioccare i benpensanti.

  6. Questo film è un bel pugno nello stomaco per i ben pensanti! devo dire che l’ho trovato affascinante, cerca di dare delle risposte alla natura umana , fatta molto bene la parte dei due fratelli , secondo il mio parere poteva bastare quella perchè le altre storie seppur inerenti al tema e dal formare la storia nel suo insieme non sono state fatte altrettanto bene, il Cristo l’ho trovato rappresentato meglio nel film : La Montagna Sacra e in El Topo tutti e due di Jodorowsky, il rapporto con la natura l’ha rappresentato meglio E. Elias Merhige in Begotten , buono invece l’introduzione della donna stesa sul tavolo che gli strappano dal ventre il bulbo oculare, la narrazione sotto è stata molto esaustiva. Quindi apparte le due storie iniziali che le ho trovate molto fatte bene e interessanti il resto è stato fatto un pò confusionale e incompleto a mio giudizio.

    Voto : 5/10.

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