Ted Bundy – Biografia

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« Sono il più gelido figlio di puttana che incontrerai mai. »

 

Theodore Robert Bundy è stato un serial killer statunitense, autore di almeno 30 omicidi ai danni di giovani donne.
Non aveva affatto l’aspetto del mostro, anzi, sembrava una persona “normalissima”, anche di bella presenza e affascinante, il classico vicino di casa ben vestito ed educato, ed è forse questo il motivo che fa più rabbrividire leggendo la sua storia.

Nasce il 24 novembre 1946 nel Vermont e, visto che non si conosceva l’identità del padre, venne cresciuto dai nonni che gli dissero sempre di essere loro i suoi genitori biologici. In realtà il “nonno” era suo padre, il quale aveva violentato la figlia.

Il padre era anche una persona violenta, spesso aggrediva fisicamente ed era razzista e anti-cattolico.
Inoltre viene raccontato che spesso si rivolgeva ad alta voce a “invisibili presenze”.

Crescendo iniziò a sviluppare interesse verso foto pornografiche e di corpi mutilati che potevano essere trovate in alcune riviste. Avendo problemi a socializzare si rifugia nello studio e nel completo isolamento.

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L’adolescenza lo cambia e lo rese autore di alcuni furti e atti di bullismo. Il cambiamento più grande lo si ha però a circa 20 anni, quando scopre tramite un certificato chi era la sua vera madre e una ragazza con cui ha provato a legare e con cui ha le prime esperienze sentimentali lo lascia senza apparente motivo.
Questo fa scatenare una lunga depressione che si pensa sia stata la causa dei suoi primi omicidi, alcuni infatti hanno ipotizzato che scegliesse le sua vittime in base alla somiglianza con il suo primo amore.

Nel 1974, 10 anni dopo, inizia a stare meglio.
Infatti riesce a vendicarsi della sua prima ragazza riavvicinandosi a lei dimostrando quanta strada ha fatto laureandosi e essendo abbastanza conosciuto nel mondo della politica. Lei si innamora dopo poco tempo di lui e la lascia sparendo esattamente come lei aveva fatto.
Questo mostra la sua evidente mancanza di empatia e che fosse un vero sociopatico.

Comincia anche ad avere nuove relazioni, ma nonostante tutto questo avviene il suo primo tentato omicidio.
La vittima è una ragazza di 18 anni, picchiata con una doga del suo letto usata poi per violentarla, riesce miracolosamente a sopravvivere dopo essere uscita dal coma e sarà una delle poche ad esserne stata in grado.

Un mese dopo iniziano a sparire delle ragazze, solo qualche cadavere verrà poi ritrovato mesi dopo.
Insieme alle scomparse spunta una testimone, una ragazza che accenna di un certo Ted che aveva un braccio ingessato e provò ad adescarla.

Continuano le scomparse e Ted continua con il suo tipico modus operandi: far finta di essere in difficoltà con il trasporto di qualche oggetto, oppure di essere una agente di polizia, offrire un passaggio sulla sua Volkswagen Maggiolino alla malcapitata e portarla in un luogo appartato dove poteva strangolarla e stuprare il corpo. Alcuni cadaveri vennero ritrovati decapitati.

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Aumentano i testimoni tra cui una ragazza che riuscì a fuggire dalla sua auto dopo essersi accorta che dal lato del passeggero mancava la maniglia e da un’insegnante che raccontò di essere stata avvicinata da un uomo che si fingeva poliziotto.

Bundy si sposta in Colorado, dove scompaiono altre quattro donne. La fortuna non è più dalla sua parte quando venne fermato dalla polizia per eccesso di velocità, trovarono sul veicolo un passamontagna, una spranga, un rompighiaccio e delle manette.
Viene arrestato e nell’attesa di essere condannato dall’FBI fugge dalla finestra.

Qui la sua furia omicida raggiunge livelli altissimi, non avendo più a disposizione la sua auto uccide in modo molto più diretto e i corpi vengono ritrovati in uno stato ancora più pietoso di precedenti.

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Alcune delle sue vittime.

Viene poi fermato alla guida di un’auto rubata e dopo il processo riceve la condanna a morte.

Nel febbraio del 1980, appena seppe della condanna definitiva, chiamò alla sbarra la sua attuale fidanzata Carole e, sfruttando la vecchia legge della Florida che permetteva di sposare legalmente di fronte ad un giudice, le chiese di sposarlo. Lei accettò ed ebbero anche un figlio.
Lo sposò principalmente perchè era certa della sua innocenza, quando poi negli anni seguenti non si ebbero più dubbi chiese il divorzio.

Carole Ann Boone, 32 anni, fidanzata all'epoca di Ted Bundy.

Molti si chiesero come avessero fatto ad avere un figlio, visto che le visite non permettevano di far sesso, soltanto dopo, grazie alla testimonianza di una guardia si scoprì la verità. Ted eiaculò in un preservativo di contrabbando e se lo mise in bocca, per tenere lo sperma al caldo, lo passò nella bocca di Carole mentre fingevano di baciarsi e lei andò subito in una clinica per l’inseminazione artificiale.

Alla fine della lettura della sentenza di condanna, il giudice Edward Cowart si rivolse a Ted Bundy con le seguenti parole: “Prendetevi cura di voi stesso, giovane uomo. Ve lo dico sinceramente, prendetevi cura di voi stesso. È una tragedia per questa corte vedere una tale totale assenza di umanità come quella che ho visto in questo tribunale. Siete un giovane brillante, uomo. Avreste potuto essere un buon avvocato e avrei voluto vedervi in azione davanti a me, ma voi siete venuto nel modo sbagliato. Prendetevi cura di voi stesso. Non ho nessun malanimo contro di voi. Voglio che lo sappiate. Prendetevi cura di voi stesso”

Il 24 gennaio 1989 viene dichiarato morto, tramite sedia elettrica, uno dei serial killer più spietati della storia.

“Noi serial killer siamo i vostri figli, i vostri mariti, siamo ovunque.”

 

Pubblicato da Jeff

Creatore del sito, amante del genere horror da numerosi anni, considero il genere molto più esteso rispetto a fantasmi e budella, come potrete notare nei film che posto. Guardo di tutto ma amo in particolar modo il cinema indipendente ed underground. Ho un feticismo estremo per il trash, soprattutto per quello giapponese.

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