Titolo: Thanatomorphose
Anno: 2012
Regia: Eric Falardeau
Paese: Canada
Trama: Laura, la nostra protagonista, è una donna piuttosto infelice che si trova in una relazione fatta di abusi e violenze. La ragazza comincerà a decomporsi, pian piano, e a catalogare e fotografare i pezzi di sé che perde.
Recensione: Thanatomorphose è una parola francese, composta dalle parole greche Thanatos che vuol dire morte e Morphe che significa forma, la scelta del titolo è quindi perfetta, poiché Laura assume le sembianze di una morta senza esserlo realmente. Ho supposto che la decomposizione della protagonista fosse simbolica di una forte depressione che l’ha colpita a causa della relazione violenta in cui si trovava, rafforza la mia ipotesi il rifiuto di Laura di lasciarsi visitare da un medico e rimanere a casa sua, crogiolandosi nella sua stessa carne che marciva e si staccava dalle ossa.
Nel film ho visto il dualismo tra thanatos e eros che era tanto caro a Freud, infatti nella storia è presente la pulsione di vita (grazie all’amico innamorato della protagonista) e la pulsione di morte di thanatos, che è un vero e proprio impulso di AUTOdistruzione e autolesionismo.
“Sembrerebbe proprio che il principio di piacere si ponga al servizio delle pulsioni di morte.” E nel film infatti vediamo Laura continuare a cercare piacere, mentre la sua carne è del tutto nera per la necrosi.
Nel complesso è un film piuttosto lento, lo avrei visto più come un mediometraggio, se non addirittura un cortometraggio. L’attrice è perfetta e gli effetti sono assolutamente eccezionali, è stato sicuramente realizzato dopo uno studio approfondito dell’anatomia umana.
Recensione approfondita di ShivaProduzioni:
Sono riuscita a guardarlo mentre fuori c’è vento e pioggia, il cane era infastidito dalle mosche, non capiva dove fossero punto ho apprezzato moltissimo questo film, mi piacciono i film lenti, ti danno il tempo per pensare, siamo troppo abituati ad avere pensieri preconfezionati.
Mi sono piaciute moltissimo le parti di video e audio distorsione. Vorrei vedere altre opere di questo regista, cosa consigliate? Cosa sapete di lui? Grazie ancora per il vostro bellissimo servizio. Un abbraccio in putrefazione. Vanil.
Il film è lento,ma la fine sicuramente ne vale la pena di vederlo tutto!!!Per quanto riguarda alla “violenza” e “abusi” subiti dalla ragazza…sinceramente vedo nient’altro che una ragazza piuttosto sola che una che viene malmenata o violentata!!il suo ragazzo me lo immaginavo molto più stro..o di quanto ci si potesse immaginare!!però mi ha sorpreso le azioni violente della ragazza verso la fine!!