Titolo: The Babysitter
Anno: 2017
Regia: Joseph McGinty Nichol
Paese: USA
Trama: Un solitario dodicenne si innamora della sua sexy babysitter. Scoprirà però ben presto come la giovane donna faccia parte di un culto satanico che vuole ucciderlo.
Recensione: Da un titolo del genere non ve lo aspettereste mai, ma siamo molto probabilmente al cospetto della commedia horror migliore dell’anno e dell’ennesima sorprendente scoperta targata Netflix. Non è una pellicola straordinariamente originale, come molte recensioni hanno fatto notare, ma nel complesso è un film che funziona e ora vi descriverò il motivo nel dettaglio.
Cole è un ragazzino impacciato, classico sfigato che ha problemi legati al bullismo e a genitori che non lo comprendono. Insomma, alla sua età non gli dovrebbe essere necessario una babysitter, invece i genitori non vogliono saperne di lasciarlo solo a casa.
Dunque eccola che arriva Bella Thorne, la babysitter che tutti vorrebbero. Sexy, gentile, intelligente… qualcosa doveva andar storto giusto? Ed è proprio così dato che lei è a capo di una setta e sfrutta le case dove viene ospitata per compiere i suoi sacrifici umani.
Nasce una situazione alla “Mamma ho perso l’aereo” con scenette demenziali, tantissimi luoghi comuni e ovviamente spargimenti di sangue da noi tanto amati. Ma non saranno le uccisioni il vero punto forte della pellicola, come ci si aspetterebbe di solito da una commedia horror che non fa ridere, ovvero nella maggior parte dei casi. Questa ci riesce eccome a far ridere, grazie anche all’aiuto di Andrew Bachelor, meglio conosciuto sul web come King Bach, e ad una sceneggiatura mai banale e senza freni.
Ovviamente parliamo di un prodotto che finge di essere un B movie, senza poterci riuscire in alcun modo. Eppure ricorda vagamente l’umorismo dei trash del sottobosco cinematografico e funziona proprio per essere un mix indefinito tra le due tipologie di cinema.
Ottimo per una serata tranquilla tra amici o soli. Possiamo paragonarlo ad uno dei vari spettacoli comici di stand-up presenti su Netflix, dunque è assolutamente sconsigliata la versione doppiata in italiano. Se conoscete un minimo di inglese ve lo godrete meglio, dato che neanche i sottotitoli riescono a rendere a pieno certe battute, ma meglio di nulla.
Promosso, a mio parere, a pieni voti.
Mi è piaciuto UN SACCO. Pensare che ho aspettato per una vita It. ..e quest’anno doveva essere il SUO anno.. ma pure questo film lo supera xD
Qui non concordo, secondo me fallisce proprio nella mescolanza dei due generi, come horror ancora ancora si salva, ma non mi ha fatto ridere quasi per niente.