The Other Side of the Door – Scheda Film

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Titolo: The Other Side of the Door

Anno: 2016

Regia: Johannes Roberts

Paese: Regno Unito, India


Trama: In lutto per la grave perdita del figlio, una madre è costretta a fare i conti con il dolore e i sentimenti per la figlia e il marito. Alla ricerca di un rituale che le permetta di dire addio definitivamente al bambino morto, finisce con l’aprire un varco tra il mondo dei defunti e quello dei vivi. Con la figlia che diviene il focus del terrore, si ritroverà a doverla proteggere contro quel male rappresentato da chi una volta era il suo amato figlio.



Recensione: Solita minestra riscaldata con occidentali stupidi che si trasferiscono in un paese orientale, vengono a conoscenza delle superstizioni e leggende del luogo e puntualmente finiscono col mettersele contro, sempre lo stesso copione. Come al solito in queste minestre scialbe vengono aggiunti degli jumpscares spesso poco coerenti che dovrebbero insaporire metaforicamente, ma che invece danno ancora più disgusto. E si rafforza la mia teoria che pensa che non sia un semplice problema di audio il fatto che i dialoghi siano bassissimi e lo jumpscare sia l’opposto, ciò questo mi mette una tristezza assurda, significa fregarsene della sceneggiatura e della trama e puntare soltanto sullo spavento gratuito per creare un minimo di emozione.
Io ogni tanto me lo sparo il film soprannaturale commerciale, tra un film d’autore o underground e l’altro, spero in qualche cambiamento o almeno qualche sorpresina, ma resto puntualmente quasi sempre deluso.
Non si possono vedere sempre film belli purtroppo.
I demoni non mi azzardo a dire che siano fatti male, anzi, e nemmeno la recitazione, purtroppo è la storia in sè che non convince e non appassiona per nulla, sa tutto di già visto e non necessario.
Il finale ti fa venir voglia di prendere un mattone e spaccare tutto, sul serio. Imbecilli.

Pubblicato da Jeff

Creatore del sito, amante del genere horror da numerosi anni, considero il genere molto più esteso rispetto a fantasmi e budella, come potrete notare nei film che posto. Guardo di tutto ma amo in particolar modo il cinema indipendente ed underground. Ho un feticismo estremo per il trash, soprattutto per quello giapponese.

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