Titolo: The Den
Anno: 2013
Regia: Zachary Donohue
Paese: USA
Trama: Elizabeth, una giovane donna che studia le abitudini di coloro che usano le videochat per la sua tesi di laurea, è testimone dal chiuso del suo appartamento di un brutale omicidio online. Si ritroverà così al centro di incubo in cui lei e i suoi cari sembrano destinati alla stessa raccapricciante fine toccata alla prima vittima…
Recensione: Bellissimo film che caga in testa ad Unfriended letteralmente, non vorrei nemmeno fare un confronto tra i due film, però purtroppo hanno tantissime somiglianze e voglio anche sfogarmi, pensate poi che all’altro film avevo dato comunque un 5 e non lo avevo distrutto completamente, se avessi visto per primo questo sicuramente avrei espresso un giudizio più basso.
Prima di tutto quello che colpisce del film è il realismo, si svolge interamente su un sito, chiamato appunto “The Den” che mostra gente random in cam nel mondo proprio come Chatroulette e anche amici come Skype, ciò significa che vedremo conversazioni serie che portano avanti la trama e anche cazzi in cam o prank in versione jumpscares che porca troia fanno il loro lavoro (Just a prank bro, just a prank).
Al contrario di Unfriended non ci sono personaggi stupidi, nè il classico spirito di una persona morta che cerca vendetta, qui abbiamo un vero e proprio clan di assassini seriali che si diverte a giocare con le vittime hackerandole e ammazzando tutti i loro cari. Come se non bastasse questa setta ha delle inquietanti maschere che somigliano a quelle in The Strangers e sembrano uscite direttamente dal deep web, cosa che ha senso nella trama visto che lo fanno per soldi.
Certe scene non lo nego, mi hanno fatto venire i brividi, il realismo non si ferma certo nella trama o nella sceneggiatura, anche le uccisioni sono fatte da Dio e spiazzano sempre e comunque.
Il finale alla Hostel/Saw è claustrofobico, intenso e non lascia un attimo di pausa, dire che scorre bene è un eufemismo, qualcuno lo troverà scontato, io continuo ad usare la parola realistico senza spoilerarvi comunque nulla.
Ma dopo tutte queste lodi mi faccio una domanda, perchè qui in Italia arriva solo merda?
Ed è ora che arriva lo sfogo, questo film è ugualmente indipendente come Unfriended, ha una trama simile sotto molti punti di vista, è uscito più o meno nel suo stesso periodo, soltanto che è migliore sotto ogni punto di vista.
Forse il mercato cinematografico italiano pensa che siamo tutti coprofagi? Non me ne capacito proprio, avrebbe ricevuto gli stessi incassi, forse un po’ meno per il limite di età alzato, credo, ma almeno non avrebbe deluso più del 50% degli spettatori.
Resta il fatto che è immeritatamente sconosciuto, dovete assolutamente rimediare, è preferibile vederlo al buio e al pc, non ve ne pentirete.
notato che la ragazza di questo film è la stessa che ha fatto la parte della falsa amica(Proxy)alla protagonista di The smile?