Timecrimes – Scheda Film


Titolo: Timecrimes – Los Cronocrìmes

Anno: 2007

Regia: Nacho Vigalondo

Paese: Spagna


Trama: Hector è un uomo tranquillo che incappa in una macchina del tempo, scivolando indietro di un’ora soltanto, dove si trova, ovviamente, un altro Hector. Per una sfortunata serie di coincidenze, l’uomo si troverà a dover viaggiare su e giù per il tempo, nell’arco della stessa ora, per rimediare ai danni causati dall’incontro con se stesso e salvare la moglie da uno strano incidente.



Recensione: Da tempo un film non mi causava così tanto mal di testa, so già che avrò difficoltà nel parlarvene. Ecco cosa succede quando esageri con i viaggi nel tempo creando un loop di eventi complesso e con buchi di sceneggiatura sparsi ovunque. Timecrimes o Los Cronocrìmes è uno di quelle pellicole di cui non dovresti sapere assolutamente nulla e lasciarti guidare dal sesto senso nello sceglierlo, altrimenti lo spoiler è dietro l’angolo e rovina completamente la visione. Dunque vi avviso, ci saranno degli spoiler inevitabili, anche se la gran parte di voi sicuramente lo avrà già visto.

Un uomo di nome Hector si trasferisce in una villa con la moglie, ben presto viene catturato in una catena di eventi che ruotano attorno ad un misterioso essere dal volto bendato. Inutile dire che quell’essere è il protagonista, tornato dal futuro per cercare di uccidersi e ritornare ad essere l’unica persona in quella linea temporale. Fallendo continuerà a ritentare e ritentare, facendo colare il cervello agli spettatori chiedendosi il perché non si uccida dalla disperazione prima che lo facciano loro stessi con le loro mani.

Scherzi a parte, la trama è per certi versi semplice, ma la sceneggiatura, dopo metà film, tutt’altro e quasi finisce per diventare ridicola, ma il film nel bene o nel male riesce ad intrattenere e tenere col fiato sospeso fino alla fine. Tanti particolari non vengono spiegati e la scelta di ricreare precisamente delle azioni complesse, sapendo che sono comunque fini a se stesse dato che si conosce il futuro, fa leggermente innervosire. Soprattutto se basterebbe non fare assolutamente nulla per evitare il loop infinito. Magari è solo un modo per dimostrare come tutti i tasselli combacino all’interno del puzzle/mente del regista, dunque apprezzo lo sforzo non necessario. Per il resto recitazione nella media, regia curata e atmosfera che ricorda per certi versi gli horror d’autore anni 60/70.

Mai giocare con i viaggi nel tempo e soprattutto mai esagerare con idee folli e forzate, sarebbe potuto essere molto meglio, ma per essere un prodotto low budget che ha guadagnato discreto successo direi che è a tutti gli effetti promosso.

Pubblicato da Jeff

Creatore del sito, amante del genere horror da numerosi anni, considero il genere molto più esteso rispetto a fantasmi e budella, come potrete notare nei film che posto. Guardo di tutto ma amo in particolar modo il cinema indipendente ed underground. Ho un feticismo estremo per il trash, soprattutto per quello giapponese.

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