Titolo: Valzer con Bashir
Anno: 2008
Regia: Ari Folman
Paese: Israele, Germania, Francia
Trama: In un bar, il regista Ari Folman, ex-fante dell’esercito israeliano, ascolta il racconto di un suo ex-commilitone, che gli riferisce di un incubo ricorrente: ventisei cani lo inseguono nella notte, onirici testimoni di quei ventisei cani che l’amico stesso uccise durante varie operazioni di pattugliamento notturne durante la guerra in Libano del 1982. Folman si rende conto, con stupore, che lui non conserva nessun ricordo di quella guerra, pur avendovi partecipato direttamente come soldato.
Recensione: Quest’opera d’arte, perchè più che mai di questo si parla, mostra quanto possa essere potente l’animazione quando si narrano vicende di orrore e a dir poco drammatiche, soprattutto quando le vicende sono accadute realmente.
La pellicola è a tutti gli effetti un documentario sulla guerra in Libano, il regista intervista vecchi amici che hanno condiviso momenti di guerra per far riaffiorare i suoi ricordi ormai vaghi di quei mesi.
Non si limita a narrare eventi, vuole evidenziare la crudeltà dell’uomo attraverso la propria esperienza, e lo fa dannatamente bene riempiendoci di dettagli raccapriccianti. Il titolo stesso si riferisce ad un dettaglio del film, un vero e proprio walzer tra proiettili vaganti in una situazione disperata.
I disegni sono magnifici, artistici e realistici, anche in essi vi sono piccoli dettagli che fanno capire quanto siano importanti per il regista.
Musica e immagini si fondono alla perfezione in questo film, premiatissimo e sottovalutato, in maniera direttamente proporzionale, consigliato a tutti.
Visto anni fa. Non l’ho mai dimenticato. Che film pazzesco.