Darling – Scheda Film

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Titolo: Darling

Anno: 2015

Regia: Mickey Keating

Paese: USA


Trama: Una giovane donna viene assunta come custode in una enorme tenuta storica di New York. Quando prova a capire cosa sia successo a chi l’ha preceduta, scopre che l’ex custode si è suicidato. Pian piano, le scoperte all’interno della residenza e l’aria inquietante che si respira al suo interno porteranno la ragazza a perdere il controllo.



Recensione: Abbastanza pretenzioso, un film che si ispira ai grandi classici del cinema horror psicologico/thriller e cerca di fare il suo meglio senza un alto budget e senza ovviamente la maestria degli autori a cui si ispira.
Spero che più che pretenzioso il film voglia essere un omaggio a quel genere di pellicole, volendosi collocare in un posto non ben definito all’interno della linea del tempo del cinema.
Non nasconde il suo lato indipendente e inesperto, però devo ammettere che è una pellicola riuscita, innegabilmente bella.
Sarà l’atmosfera vintage, l’assenza di colori, gli sguardi della protagonista… tutto questo rende una trama banale e forse inesistente in un crescendo d’ansia e follia. L’inquilino del Terzo Piano di Polansky nasceva dal nulla, ad esempio, ma anche i riferimenti a Rosemary’s Baby sono presenti.
Per non parlare poi di quelli a Shining, l’uso dei corridoi in modo inquietante e la misteriosa porta che cela al suo interno un orrendo segreto sono un chiaro omaggio a Kubrick.
La trama, e qui vi avviso che è uno spoiler, potrebbe essere una metafora sulla routine dell’uomo che lentamente porta all’oblio, mostrandoci un loop interminabile che ad ogni suo giro porta al suicidio.
Tengo a precisare che non è per tutti, ha scene di alto impatto, anche violente, ma per il resto se cercate un horror e basta non vi piacerà. Piccolo capolavoro indy del cinema contemporaneo.

Pubblicato da Jeff

Creatore del sito, amante del genere horror da numerosi anni, considero il genere molto più esteso rispetto a fantasmi e budella, come potrete notare nei film che posto. Guardo di tutto ma amo in particolar modo il cinema indipendente ed underground. Ho un feticismo estremo per il trash, soprattutto per quello giapponese.

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