Titolo: Visitor Q
Anno: 2001
Regia: Takashi Miike
Paese: Giappone
Trama: La famiglia Yamazaki è alla deriva: il padre, giornalista televisivo, subisce un trauma che lascia il segno, mentre la moglie tossicodipendente è alla mercé delle angherie del figlio. Almeno finché un misterioso individuo irrompe nelle abitudini degli Yamazaki e le sconvolge.
Recensione: Uno di quei film che sarebbe meglio non guardare in famiglia.
Miike ci guida in un vero e proprio delirio grottesco, disturbante e a tratti maledettamente divertente.
Si parte subito con una scena in cui viene mostrato tranquillamente un incesto padre/figlia a pagamento, per fortuna c’era la censura delle parti intime altrimenti mi sarei sicuramente offeso.
Poi conosciamo il Visitor, l’elemento estraneo di cui non conosciamo il vero nome e per comodità chiameremo Pietro, guardando il film capirete il motivo…
Pietro si introduce in questa famiglia disagiata diventandone, non ufficialmente, membro e ha le reazioni meno umane che si possano immaginare.
Da quel momento c’è un aumento progressivo delle scene strane, paradossali e disturbanti.
Violenza domestica, bullismo, strani “feticismi” del nostro caro Pietro, omicidio e ovviamente, per chiudere in bellezza, della sana necrofilia in stile commedia nera in cui il film raggiunge il suo apice dell’estremo.
Vi ho raccontato quasi tutto e vi assicuro che il film riuscirà ugualmente a spiazzarvi ad ogni scena, i dialoghi e le situazioni grottesche stupiscono anche chi, ad un certo tipo di cinema, è abituato da tempo.
Capolavoro dell’eccesso.
Recensione approfondita di ShivaProduzioni:
Sono sicuro che Miike sia stato mandato in persona da Satana per punirci e per turbarci
hahahahahah ShivaProduzioni mitico!!!
Adoro i film di questo regista!
10/10