Cannibal – Scheda Film

cannibal


Titolo: Cannibal

Anno: 2006

Regia: Marian Dora

Paese: Germania


Trama: Il film narra la storia di Armin Meiwes, il cannibale di Rothenburg che evirò, uccise ed infine mangiò la sua vittima consenziente Bernd Brandes conosciuta su Internet.



Recensione:

“Le ragazzine che vorrebbero una relazione come quella di Joker e Harley Quinn o Cinquanta Sfumature di Grigio non hanno capito nulla della vita, quella di Armin Meiwes è vero amore!” – Semicit.

Inizio la recensione in maniera scherzosa, ma non c’è proprio un cazzo da ridere, Marian Dora è un regista dal quale ci si aspetta sempre il peggio e si rimane puntualmente sorpresi da conati di vomito inevitabili.
La storia utilizzata per questa sua prima opera è quella del cannibale per eccellenza del nuovo millennio, Armin, che ha costruito una vera e propria eredità nel genere horror.

Avevamo già analizzato il film Rohtenburg, molto più romanzato e leggero della storia dalla quale si è ispirato. Qui invece abbiamo l’esatto opposto, non ci viene risparmiato nulla, tutto è fin troppo fedele alla storia e soprattutto negli effetti speciali. Non ve la ripeterò, se non la conoscete e la lettura della trama non basta a soddisfare le vostre menti la potete trovate sul sito “qui“, buona lettura.

Il protagonista viene caratterizzato senza necessitare il minimo dialogo, il disagio presente in ogni pixel è devastante. I tedeschi nel cinema underground hanno quel dono, o maledizione, che li rende capaci di creare con pochissimo a disposizione dettagli terrificanti. Dettagli che mostrano la passione per la carne in tutti i sensi. Come se non bastasse vi è la passione del regista verso animali di piccola taglia trovati per caso, presente in quasi ogni suo film, è un ossessione la sua. Qui per fortuna non ne uccide, si limita a mostrarne in particolari scene forti e mostra della violenza animale solo attraverso uno schermo.

Quello che rende il film indimenticabile e meritevole di essere considerato uno dei film più malati della storia sono gli effetti speciali dell’esecuzione, soprattutto quella della castrazione. Non credevo ai miei occhi, il taglio così realistico, il piscio che fuoriesce dalla ferita, le cascate di merda che gli colano dal culo mentre viene trasportato nella stanza della macellazione… porca puttana.
Il pensiero che sia tutto realmente accaduto poi, probabilmente in modo anche peggiore, è semplicemente tremendo. Per ogni amante del cinema estremo è obbligatoria la visione, per tutti gli altri forse sarebbe meglio astenersi, o sfruttarlo per apprendere un’ottima storia da raccontare ad una serata con gli amici.
E probabilmente per perderli.

P.s. Ho avuto il piacere di tradurre una videointervista del regista, cosa assai rara visto che non ama farsi riprendere, infatti il suo volto era anche oscurato, chissà per quale motivo, ma meglio non farsele certe domande suppongo. Fatto sta che sia ovviamente molto interessante conoscerli, per quanto si possa, tramite queste interviste. Vi lascio il link del video nel quale c’è anche la recensione, ottima come sempre, di ShivaProduzioni.


Recensione approfondita di ShivaProduzioni:

Pubblicato da Jeff

Creatore del sito, amante del genere horror da numerosi anni, considero il genere molto più esteso rispetto a fantasmi e budella, come potrete notare nei film che posto. Guardo di tutto ma amo in particolar modo il cinema indipendente ed underground. Ho un feticismo estremo per il trash, soprattutto per quello giapponese.

4 Risposte a “Cannibal – Scheda Film”

  1. È un genere di film che (purtroppo?) non mi appassiona. Superata a fatica la metá del film senza addormentarmi, la seconda parte è un tipico gore tedesco con scene raccapriccianti per quanto sono realistiche.
    Nel suo genere comunque è sicuramente da podio.

  2. Qualcuno creatore del sito JEFF o altri competenti,potete fare una recensione su
    Melancholie Der Angel
    sarei curioso del vostro parere
    GRAZIE

  3. Film veramente estremo. Metabolizzare il fatto che gli episodi narrati siano veramente accaduti è a dir poco raccapricciante. Il senso di angoscia e disgusto è innegabile.

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