Deadgirl – Scheda Film

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Titolo: Deadgirl

Anno: 2008

Regia: Marcel Sarmiento e Gadi Harel

Paese: USA


Trama: Due ragazzi mentre stanno girando tra le camere di un istituto psichiatrico abbadnonato trovano incatenato alla porta un letto arrugginito sul quale vi e’ una ragazza zombie. I due ragazzi decidono di tenersela per sfogare le loro manie sessuali.



Recensione: Il poster mi ha subito affascinato, non so bene perchè, mi ci sono fiondato senza sapere nemmeno la trama o di cosa trattasse e ho fatto la scelta migliore, visto che dubito che dalla trama possa particolarmente interessare.
Il film inizia con una storia banalissima per i primi 20 minuti, in cui dei ragazzi scoprono una donna legata con delle catene in un ospedale psichiatrico abbandonato chissà da quanti anni che sembra viva ma in realtà è un essere immortale e una sottospecie di zombie visto che la sua condizione è trasferibile tramite morso. Praticamente la versione più marcia e disgustosa di “The Corpse of Anna Fritz“.
Dopo i minuti iniziali il film si fa sempre più interessante, con scene estreme e disturbanti che sinceramente non mi aspettavo in un “teen horror”.
La recitazione è buona, anche se in alcuni momenti se non ci fossero stati i sottotitoli non avrei mai pensato che stessero parlando da quanto bisbigliavano.
Lo consiglio assolutamente ponendomi però a fine visione una domanda… perchè c’è tutta questa voglia di necrofilia tra i giovani? Io non ci ficcherei mai il cazzo in quella “cosa”.

Pubblicato da Jeff

Creatore del sito, amante del genere horror da numerosi anni, considero il genere molto più esteso rispetto a fantasmi e budella, come potrete notare nei film che posto. Guardo di tutto ma amo in particolar modo il cinema indipendente ed underground. Ho un feticismo estremo per il trash, soprattutto per quello giapponese.

3 Risposte a “Deadgirl – Scheda Film”

  1. Niente male come film!!originale del resto!!un pò come miss zombie,con la differenza che li i veri mostri erano gli esseri umani,qui invece la zombie è effettivamente una zombie(aggressiva che ti attacca se ne ha l’opportunità)e ci sono dei pervertiti che se ne approfittano di lei.In sto film è difficile dire chi siano i mostri visto che lo sono entrambi!!!sia i vivi che i morti!!

  2. vedendo il trailer non mi attirava , pensavo fosse il solito horror teen , poi ho letto la trama , cioè ho visto nei film zombi che invadono una città, zombi che parlano e interagiscono con le persone, perfino zombi che provano sentimenti, ma che vengono usati per le proprie perversioni sessuali non lo avevo ancora visto e allora mi son detto : anche se non mi convince forse potrebbe stupirmi, lo guardo, e infatti mi ha stupito! storia davvero originale e dai risvolti imprevedibili, solo non ha dato risposta e non ha approfondito alcune cose e cioè : perchè hanno creato un essere così? a quale scopo? e perchè lasciarlo li? ci vengono fornite delle supposizioni su come sia stata creata ma non ci vengono date risposte a queste domande, forse potevano fare di più in questo , cmq rimane un film degno da vedere per la sua originalità e la storia ben costruita.

    Voto : 9/10.

  3. Secondo me il film va apprezzato se non altro per il fatto che si presenta una nuova versione sul “tema degli zombie” e si offre allo spettatore la possibilità di constatare che in qualsiasi contesto i mostri sono dappertutto e non si distinguono solamente dal proprio aspetto. Basta poco perchè il proprio lato oscuro abbia il sopravvento. Detto ciò pero’ vorrei anche precisare che delle lacune ci sono. Le ambientazioni vanno bene, sono decadenti al punto giusto, ma non capisco il voler strafare. Il cane alla “Resident Evil” potevano evitarlo. Secondariamente la protagonista zombie in piu’ occasioni avrebbe potuto eliminare i ragazzi che la tormentavano mordendoli facilmente (come fatto col cane) ma per la maggior parte del film non lo fà. Se qualcuno ha una spiegazione mi aiuti a capire. Complessivamente ne consiglio la visione agli amanti del genere. Inoltre si potrebbe anche considerare un film sul disagio adolescenziale portato all’eccesso.

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