Love Exposure – Scheda Film

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Titolo: Love Exposure

Anno: 2009

Regia: Sion Sono

Paese: Giappone


Trama: Yu, nato in una una famiglia cattolica, è tormentato dal padre che si è fatto prete dopo la morte della moglie e cerca di obbligarlo a confessare i propri peccati. Per tenerlo buono, Yu inizia così a fotografare le mutandine delle ragazze per poter poi aver qualcosa da confessare al padre. È nel corso di una queste sue “scorribande” che incontra Yoko, di cui si innamora: il caso vuole che la ragazza sia la figliastra di una vecchia amante del padre di Yu. Un legame che diventerà ancora più complicato quando il padre e la donna, riavvicinatisi, decideranno di andare a vivere insieme.



Recensione: Il film piú lungo che abbia mai visto e, paradossalmente, anche uno di quelli che piú scorre rapidamente. Love Exposure rappresenta l’apice della carriera del mio, e spero anche vostro, amato regista nipponico. Una pellicola che rappresenta tutta la mente geniale del regista sapendo mescolare sapientemente commedia demenziale, dramma, azione, splatter ed erotismo come solo lui sarebbe stato in grado di fare.

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Spiegarvi tutta la trama sarebbe un’impresa troppo ardua e abbastanza inutile, è un groviglio contorto impossibile da districare in poche parole, succedono cosí tante cose e i personaggi sono cosí complessi che vedendo il film penserete che duri addirittura troppo poco. E non avreste tutti i torti visto che purtroppo in fase di montaggio è stato tagliato di ben 2 ore.

In breve è una storia d’amore, di drammi adolescenziali, ma anche una critica sociale, ed una critica alla religione, questo film è… tutto. Tutto quello che si poteva desiderare da Sion ci è stato dato.
Le scene memorabili sono tantissime, a partire dalle folli gesta del nostro protagonista per ottenere i sacri scatti sotto le gonne delle malcapitate per strada, le grandiose citazioni di Yoko che paragona Kurt Cobain a Gesú e tante, tantissime altre scene indimenticabili.

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“Gesù, ti accetto come unico uomo figo a parte Kurt Cobain.”  <3

Pensandoci meglio è come se fosse una gigantesca enciclopedia sui feticismi umani, alcuni solo citati, altri analizzati e sviscerati. Tutto questo per poi arrivare al feticismo più grande di tutti, l’amore. Dimenticatevi Titanic o Pretty Woman, qui c’è la vera storia d’amore definitiva. Qui partiranno le lacrime più strane della vostra vita non sapendo realmente se morire dal ridere o piangere e cadrete in un limbo. Qui spererete più che mai in un happy ending degno di tutti questi minuti ipnotizzati davanti ad uno schermo.

Opera da vedere, amare e venerare. Non spodesta dal trono il mio preferito del regista, cioè Why Don’t You Play in Hell, di pochissimo. Oggettivamente però lo fa, lo fa eccome.
Le 4 ore che meglio potreste spendere della vostra vita, imperdibile.

Pubblicato da Jeff

Creatore del sito, amante del genere horror da numerosi anni, considero il genere molto più esteso rispetto a fantasmi e budella, come potrete notare nei film che posto. Guardo di tutto ma amo in particolar modo il cinema indipendente ed underground. Ho un feticismo estremo per il trash, soprattutto per quello giapponese.

5 Risposte a “Love Exposure – Scheda Film”

  1. Un immenso GRAZIE per aver postato il mio film preferito e per ciò che state facendo, ovvero recuperare la filmografia di questo genio ancora troppo poco conosciuto in Occidente. Vi voglio bene 🙂

  2. CAPOLAVORO!!!!un film che va a migliorare sempre più,e la parte finale…..CAVOLO SE E’ COMMUOVENTE!!!RIESCE A COMMUOVERE PERFINO CHI COME ME CHE NON AMA LE STORIE D’AMORE!!!Pensavo che mi sarei annoiato a vedere un film cosi lungo,ma mi sbagliavo!!!! Grazie ragazzi di Horror pills per aver messo questo film!!!

  3. L apoteosi del (mio) cinema. Come dire….Identifico la sua visione come un esperienza di cui nn saprei cosa dire, perche avrei in ogni caso l idea di una descrizione che nn rappresenti adeguatamente quello che sento nei confronti di quest opera che in fondo forse noi occidentali nn possiamo nemmeno cogliere in toto, ma da qualsiasi lato la si guardi e per quante stratificazioni possa avere e che io possa capire, Love Exposure per me rimane la summa del mio personale vissuto cinematografico. Un happy ending lungo 4 ore che gia mi faceva pensare a quante delusioni mi avrebbe dato questo regista, e cosi è stato, nn tanto per la qualità del suo cinema ( quella è sulla linea di miike, diciamo tra alti e bassi) ma per quel paletto messo cosi in alto che….insomma, mi verrebbe da dire al signor Sono ” cioè lei vorrebbe continuare a fare cinema dopo tutto cio??? Mi creda lasci perdere che lei ha gia fatto tutto cio che poteva fare e le assicuro nn è poco…anzi. Nn se la prenda ma io le posso solo consigliare di lasciare questa terra cosi da salire allo stesso pari della sua creazione….” Da qui si puo capire l unico disappunto, chiaramente soggettivo, nel paragone di fine recensione. Ma si sa, l amore è amore.

  4. No, ok, mi avete rovinata. Due in un giorno. Suicide Club e questo. Dico solo; le quattro ore più veloci della storia. Incredibile.

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