Red Room – Scheda Film

red_room_1999


Titolo: Red Room

Anno: 1999

Regia: Daisuke Yamanouchi

Paese: Giappone


Trama: Tre donne e un uomo partecipano al “Gioco del Re Proibito”, un reality show con in palio 10 milioni di yen. Il gioco consiste nell’essere chiusi in una stanza contenente un tavolo, quattro sedie, una gabbia e una scatola. Ai concorrenti vengono date quattro carte, contenenti tre numeri e una corona. Chi trova la corona sceglie due concorrenti e li rinchiude nella gabbia, ordinando di fare ciò che vuole, mentre il terzo concorrente svolge il ruolo di spettatore passivo.



Recensione: Sul web potrete notare che questo film è considerato horror, ma molto probabilmente è perchè non esiste il genere “weird porn”. Parliamo di Yamanouchi, regista giapponese che abbiamo conosciuto con il malatissimo Girl Hell e famoso dunque per le sue pellicole V-cinema, ossia direttamente in home video. E mi chiedo come mai visto che sono a tutti gli effetti porno con un misero background horror dietro…  Poi sono diretti anche come porno, con inquadrature sempre orribili, ravvicinate, che danno quella sensazione di “amatorialità” ancora più perversa. Comunque, tutte le sue pellicole sono su questi livelli, nessun budget, livelli di recitazione scadenti… insomma, più che V-cinema direi Z.

Red room è il suo film più conosciuto, ha una trama semplicissima, ovvero un gioco malato a premi che è solo una scusa per mostrare un’ora piena zeppa di perversioni. Film come 13 Beloved erano una critica sociale ben costruita, qui invece è solo un pretesto per mostrare stupri, feticismi vari e dulcis in fundo necrofilia. Non c’entra nulla la leggenda che circola su Internet delle “Red Room” nel deep web, anche se lo avrei preferito, e di molto. Se non sapete di cosa sto parlando andate ad informarvi perchè ne vale la pena.

Il fatto che sia tutto così underground è riuscito a disturbarmi profondamente. Non tanto per le scene, ma per il contesto così marcio e povero. Un fattore che potrebbe essere negativo, ma per Yamanouchi sono sicuro che è un pregio. Pochi film riescono a trasmettere disagio con così poco a disposizione e lui ce la mette tutta per riuscirci, un po’ come visto in The Green Elephant, o anche Lolita Vibrator Torture, e potrei elencarne a decine. Sì, ne vediamo troppe di pellicole di questo genere e ancora non mi capacito del motivo che mi spinge a farlo, ma lasciamo perdere che è meglio

Altra cosa insostenibile sono i suoni, anzi, i rumori presenti in ogni scena softcore: dai baci lesbo, alla lampadina nella figa. Sono fastidiosi, eccessivi e inverosimili, quindi tutto nella norma per il cinema estremo orientale. 😀

Non so che dirvi… non ho un parere preciso, diciamo solo che la curiosità ha preso il sopravvento e mi aspettavo tutt’altro film, qualcosa più “alla Saw” per intenderci. Se siete altrettanto curiosi o malati fatevi avanti, vi avverto che è difficile che vi piaccia, ma resta comunque un film che scorre bene e velocemente. Per fortuna. Ed essendo masochista probabilmente approfondirò tutta, o quasi, la sua filmografia. Ho i brividi.

Pubblicato da Jeff

Creatore del sito, amante del genere horror da numerosi anni, considero il genere molto più esteso rispetto a fantasmi e budella, come potrete notare nei film che posto. Guardo di tutto ma amo in particolar modo il cinema indipendente ed underground. Ho un feticismo estremo per il trash, soprattutto per quello giapponese.

2 Risposte a “Red Room – Scheda Film”

  1. personalmente non lo trovato cosi orribile…è trash senz’altro,sia nel senso negativo che positivo del termine,però a me personalmente è piaciuto!!molto probabilmente per un semplice motivo…è giapponese!!se fosse stato fatto da qualche altra parte,molto probabilmente mi avrebbe fatto schifo!!!

  2. non mi è piaciuto… il 2 non l’ho visto ma se è tipo questo penso che ne farò volentieri a meno…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.